“AgriYou-Terra Giovane” è partito. Il progetto, promosso dalla Cia, Confederazione italiana agricoltori, in collaborazione con l’Agia, Associazione giovani imprenditori agricoli, ha avuto il suo battesimo a Firenze con primo seminario dal titolo “Dalla competitività dell’impresa alla tutela del paesaggio, del patrimonio rurale, della natura e delle biodiversità. Ricambio generazionale, affiancamento, Banca della terra”.
Obiettivo dell’iniziativa, che si svilupperà nei prossimi mesi con incontri pubblici interregionali e con una Conferenza finale europea, è quello di informare i giovani agricoltori sull’evoluzione della Politica agricola comune, in vista della riforma post 2013, e contemporaneamente di coinvolgere nel dibattito anche i giovani delle aree urbane, non addetti ai lavori, soprattutto navigatori della rete internet.
Il tema che anima il progetto, “Il futuro dell’agricoltura europea dipende dai giovani agricoltori: il ruolo della Pac attuale e di quella post 2013”, è stato analizzato attentamente nel seminario fiorentino, dove il dibattito ha focalizzato i vari aspetti con i quali si devono oggi confrontare i giovani agricoltori. Tutti gli intervenuti hanno puntato sull’esigenza di favorire l’ingresso delle nuove leve in agricoltura e di assicurare gli strumenti opportuni per svolgere un’adeguata attività imprenditoriale.
Il seminario di Firenze, che si è articolato in un’intensa “due giorni” di lavoro (il 14 e il 15 luglio scorsi), ha fornito non solo spunti di riflessioni ma anche prime importanti risposte ai giovani, specie in vista dell’importante appuntamento comunitario rappresentato dalla nuova Politica agricola che darà una svolta significativa fino al 2020.
I giovani dell’Agia, che hanno animato il dibattito del seminario, non si sono limitati ad affrontare i problemi che oggi sono costretti ad affrontare nel loro lavoro in agricoltura, ma hanno dialogato con i loro coetanei cittadini attraverso uno scambio di idee e proposte, coinvolgendoli nelle sfide che il mondo agricolo è chiamato a superare. Insomma, un confronto a più voci per cercare di rendere sempre più incisiva l’azione dei giovani che operano in agricoltura e che possono dare un valido contributo alle mutate esigenze della società e del Paese nel suo complesso.
La questione del ricambio generazionale e degli ostacoli che incontrano i giovani agricoltori nella loro attività quotidiana hanno, comunque, fatto da sfondo alla “due giorni” fiorentina. Dai vari interventi è emersa chiara la necessità di dare certezze e soprattutto mezzi (anche di carattere legislativo) per uscire dall’attuale difficile situazione, dove un’asfissiante burocrazia, i costi produttivi in continua crescita, e i complessi problemi che impediscono all’avvio dell’attività imprenditoriale, rendono ardua l’iniziativa dei giovani.
“AgriYou-Terra Giovane” vuole, quindi, essere un progetto capace di aprire nuove prospettive, di assicurare un confronto realmente incisivo e in grado di fornire le opportune garanzie che oggi i giovani agricoltori chiedono con sempre maggiore insistenza.
Il programma del progetto si conclude, nella primavera del 2012, con una Conferenza europea a Roma, dove per tre giorni si discute del futuro della Pac con giovani agricoltori dei diversi Paesi membri dell’Ue e aderenti al Ceja, Consiglio europeo dei giovani agricoltori.
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