“C'era il 47,6% del capitale, troppo poco per chi avesse voluto contrastare la strategia di Lactalis.” Così si legge su “Avvenire” del 29 giugno a proposito dell'assemblea di Parmalat che con il 62,7% dei voti ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione che segna il passaggio dell'azienda di Collecchio sotto la guida della francese Lactalis. Al posto di Enrico Bondi, che già il 28 giugno dalle pagine de “Il Sole 24 Ore” aveva annunciato il suo passo indietro, si siederà probabilmente Antonio Sala, come anticipa il “Corriere della Sera” del 29 giugno. Molti quotidiani, e fra questi “Il Giornale” del 29 giugno, riportano la notizia della nomina di Franco Tatò a presidente di Parmalat. Sulla figura di Tatò, soprannominato “Kaiser Franz”, si può leggere l'interessante articolo pubblicato su “Finanza e Mercati” del 30 giugno. Ancora “Finanza e Mercati” riporta in dettaglio la composizione del nuovo “board” del quale Lactalis ha la netta maggioranza (9 consiglieri su 11). Resta da concludere l'Opa, che non ha avuto al momento un largo seguito. Argomento quest'ultimo sul quale si sofferma il “Il Sole 24 Ore” del 29 giugno, scrivendo che “Lactalis avrà bisogno del 50% più un'azione per avere la tranquillità di non subire ribaltoni in caso di assemblee straordinarie”. Per chi si interroga sul futuro di Enrico Bondi, il “Risanatore” di Parmalat, potrà trovare una risposta su “Libero” che anticipa come possibile un nuovo incarico in Fondiaria-Sai. Infine un commento “fuori dal coro” lo si può leggere su “Italia Oggi”, sempre del 29 giugno, dove si rammenta che “L'Opa straniera non sempre è un veleno”.

 

Stop alle multe, ma non alla crisi

Dalle vicende Parmalat a quelle del latte, o per meglio dire delle quote e delle multe, il passo e breve. E di quote si torna a parlare su “Italia Oggi” del 28 giugno dove si conferma che i conteggi per le multe sono esatti e i dubbi sollevati dalla relazione dei Carabinieri sono stati completamente chiariti. Interessante la lettura di questa vicenda che ne fa il “Corriere della Sera” del 27 giugno “scavando” fra le pieghe dei rapporti fra quote latte e politica. Pochi giorni dopo, il 30 giugno, è ancora il “Corriere della Sera” che anticipa la decisione di Equitalia di sospendere la riscossione delle multe. Il quotidiano di Napoli, “Il Mattino” del 29 giugno, solleva poi il dubbio che uno stop alle multe latte potrebbe essere la contropartita per far accettare i rifiuti di Napoli alle regioni del Nord. Solo illazioni, mentre è confermata la crisi della suinicoltura della quale si occupa il “Giorno” del 26 giugno, che lancia l'appello a uno stop alle importazioni o gli allevatori passeranno alla protesta di piazza. Ma non c'è solo la carne suina a pagare i conti della crisi, ma l'insieme delle carni il cui prezzo è fermo, scrive “Libero” del 26 giugno, a venti anni fa. Intanto i costi aumentano e anche per i fertilizzanti, scrive “Il Sole 24 Ore” del 30 giugno, si registra un aumento che raggiunge in alcuni casi il 20%.

 

Ancora il batterio

Nuova “fiammata” (mediatica...) per il batterio killer, l'E.coli nei germogli che avrebbe fatto la sua comparsa in Francia colpendo sette persone, come scrive “Avvenire” del 25 giugno, mentre per il “Giorno” i colpiti sono dodici e per dare più enfasi all'allarme ricorda già nel titolo che in Europa ci sono state 44 vittime e di “terrore” in Francia parla “Il Mattino” del 25 giugno. Gli agricoltori sono invece più spaventati per gli attacchi di diabrotica (“La Stampa”, 25 giugno) o per l'emergenza cinipede (“Il Giornale”, 26 giugno) che sta devastando i castagni. Non si è arrestata nemmeno l'emergenza batteriosi del kiwi, tanto che la Regione Lazio, si legge su “Repubblica” del 28 giugno, sta intervenendo a sostegno degli agricoltori danneggiati.

 

Un commisario per Agea

Non è stata una sorpresa il commissariamento di Agea deciso dal ministro dell'Agricoltura, scrive “Italia Oggi” del 24 giugno, argomento sul quale si sofferma nello stesso giorno “Il Sole 24 Ore” citando la nomina del generale Mario Iannelli a Commissario dell'ente. Ma il giorno seguente, si legge ancora su “Il Sole 24 Ore”, il presidente di Agea, Dario Fruscio, si dice pronto a dare battaglia contro questa decisione. Altro cambio al vertice, ma senza strascichi polemici, è quello alla guida della Fao dove subentra al posto di Jacques Diouf il brasiliano Josè Graziano da Silva, argomento sul quale si sofferma “Italia Oggi” del 25 giugno, seguito dal “Corriere della Sera” del 27 giugno.

 

Il G20

A proposito di temi di respiro internazionale i quotidiani di questi ultimi giorni hanno dato ampio spazio alle conclusioni del G20 dell'agricoltura, a iniziare da “Avvenire” del 24 giugno. A questo proposito merita una lettura l'articolo a firma del presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro, pubblicato su “Europa” del 24 giugno dove si commentano le politiche intraprese dalla Ue per la sicurezza alimentare e per la stabilità dei mercati. E' ancora De Castro a intervenire dalle pagine del “Riformista” del 25 giugno per illustrare le nuove sfide alle quali deve rispondere l'agricoltura, che dalla fase dell'abbondanza è passata a quella della scarsità. Infine, restando al G20, il commento critico de “L'Unità” del 26 giugno che bolla le decisioni in tema di politica agricola come una “follia per soli ricchi”.