Confagricoltura esprime soddisfazione per l’inizio della discussione del 'Pacchetto Qualità' al Parlamento europeo. Una serie di norme frutto di quattro anni di dibattito tra Commissione, Stati membri e tutti gli attori della filiera agroalimentare Ue, che riguarda sia le produzioni di qualità, come le Dop e le Igp, sia le norme standard di commercializzazione dei prodotti agroalimentari.

Di notevole importanza la proposta di inserire tra le caratteristiche qualitative di un prodotto agricolo l’origine della materia prima (Place of Farming). Qualche perplessità però suscita in Confagricoltura il fatto che non sia stato esplicitamente previsto l’obbligo immediato di fornire questa indicazione al consumatore finale. Questione, quindi, che dovrà essere riesaminata nei successivi regolamenti attuativi, che si baseranno su una rigorosa analisi d’impatto dei costi/ benefici delle novità introdotte per ogni singola filiera. Una decisione che sarà presa in accordo con tutti gli Stati membri, al fine di armonizzare le diverse normative in materia, evitando che ogni singolo Paese provveda autonomamente a legiferare in materia, creando possibili contenziosi.

Nonostante gli impegni presi dalla Commissione con la Comunicazione dello scorso maggio, Confagricoltura evidenzia che non sono stati, invece, individuati nuovi strumenti di gestione della produzioni Dop dirette ai Consorzi di tutela, al fine di calmierare i prezzi spesso in ribasso; vista anche l’analisi della Commissione sulle misure per la qualità che aveva messo in evidenza una forte disomogeneità di fatturato, e quindi di gestione della produzione, tra le oltre mille Dop e Igp europee.

Confagricoltura sottolinea, infine, la necessità di approfondire la questione delle Dop che provengono dai paesi extra Ue, ad esempio dalla Cina, e che potranno entrare nel mercato europeo dal prossimo marzo, per avere sufficienti garanzie sulla reale armonizzazione della normativa, soprattutto riguardo ai controlli.