Il maltempo continua a danneggiare l'Italia, ed in particolare regione quali la Liguria, la Toscana, l'Umbria ed il Lazio, con abbondanti piogge e vento forte. 

A Prato, in particolare, tre donne di 50, 42 e 36 anni sono morte annegate in un sottopasso ferroviario, allagatosi dopo le fortissime piogge della notte. Le vittime sono tutte cinesi e stavano spostandosi per motivi di lavoro.

 

Anbi: 'Italia, un territorio idrogeologicamente fragile'

"Il maltempo di questi giorni dimostra, una volta di più, la fragilità del territorio italiano". Lo afferma Massimo Gargano, presidente dell'Anbi-Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni, nel sottolineare che "di fronte alle ennesime tragedie, i consorzi di bonifica mettono, ancora una volta, la propria esperienza al servizio del Paese per migliorarne la sicurezza idrogeologica". 

Gargano ricorda che "nello scorso gennaio, l'Ambi presentò un piano straordinario di interventi per un importo complessivo pari a 4.183 milioni di euro, sul quale si attendono ancora risposte dalle autorità competenti". 

"Il maltempo di queste ore - rileva il presidente dell'Anbi - dimostra come sia indispensabile superare la persistente logica dell'emergenza per dare all'Italia quelle condizioni di sicurezza idrogeologica, indispensabili per qualsiasi ipotesi di sviluppo".

Cia: 'Per le zone colpite si chiederà lo stato di calamità'

"I danni causati dall'ondata di maltempo che sta colpendo il Belpaese, in particolare la Liguria, la Toscana, il Friuli, l'Umbria ed il Lazio, ammontano a decine di milioni di euro". E' quanto segnala la Cia-Confederazione italiana agricoltori spiegando che per le zone colpite, danneggiate soprattutto dalle abbondanti piogge, si sta vagliando la possibilità di richiedere lo stato di calamità. 

"Per quanto riguarda le colture - continua la Cia - si registrano danni per le produzioni orticole di stagione in campo aperto; intere produzioni di insalata, di cavoli, di cavolfiori, di cicoria, di radicchio e di spinaci sono andate distrutte ed il forte vento ha danneggiato serre, stalle e strutture aziendali". 

La Cia, che si è attivata sul territorio con unità di crisi per venire incontro alle esigenze dei produttori agricoli e per una stima globale dei danni, ha avviato un adeguato monitoraggio in modo da fronteggiare una situazione che appare complessa.

Legambiente: 'Serve un piano di prevenzione per la sicurezza del territorio'

"Con la sciagura di Prato il triste bilancio del dissesto idrogeologico italiano sale a 44 vittime solo nell'ultimo anno". Lo sottolinea Legambiente che informa che, per fronteggiare l'emergenza, dall'ottobre 2009 ad oggi, sono stati stanziati dal governo 237.570 milioni di euro. 

"Denaro - commenta il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - che serve solo a tamponare il disastro, a riparare i danni, a fatica a ricostruire quello che c'era, ma che mai migliora la situazione. Per mettere in sicurezza il territorio serve una grande opera di manutenzione pluriennale a partire dai piccoli corsi d'acqua; un piano di prevenzione, in grado di coniugare la sicurezza dei cittadini con il rilancio delle economie locali, che vada a contrastare l'abusivismo e l'urbanizzazione selvaggia. Quello del dissesto idrogeologico - conclude il presidente - è un eterno allarme che da nord a sud suona puntuale ogni volta che il maltempo si affaccia sulla penisola".