Dopo un avvio promettente per le produzioni precoci e medio precoci, a livello europeo, il comparto delle pesche e nettarine nonostante una regolare produzione, ha mostrato in questo mese di agosto forti segni di sofferenza fino ad avvicinare, oggi, i valori negativi del 2009 che come tutti sanno è stato un anno molto difficile per i produttori.
Areflh ha portato all’ attenzione della Commissione europea, il problema della volatilità dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli altamente deperibili, troppo spesso in balia di un mercato in cui nonostante la qualità della merce, la pressione dei prezzi esercitata sul prodotto in uscita dagli stabilimenti non consente di remunerare sufficientemente i frutticoltori per coprire i costi di produzione. Il presidente del Cso Paolo Bruni concorda nel sostenere la posizione di Areflh sulla prevenzione e gestione delle crisi .
"I produttori - dichiara Bruni - devono poter disporre di strumenti che consentano in modo celere e flessibile di adeguare la domanda all’offerta attraverso una efficace gestione dei ritiri; gli strumenti e le azioni necessarie – conclude Bruni - devono essere utili soprattutto per assicurare il reddito delle imprese per questo riteniamo indispensabile che la Commissione Europea favorisca una maggiore flessibilità nelle necessarie modifiche dei regolamenti".
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