"Non sono in grado di dare una risposta definitiva circa la compatibilità di questa proroga con le condizioni di finanza pubblica". Sono le parole del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi che ha risposto, durante il question time alla Camera, ad una interrogazione del Pd, illustrata da Massimo Fiorio, circa la proroga delle agevolazioni previdenziali per le imprese agricole nelle zone svantaggiate. 

Sacconi ha precisato che la misura avrebbe un costo di 87 milioni di euro e che su base annua le agevolazioni costano allo stato 600 milioni di euro. 

"Se non ci sarà questa proroga - ha fatto presente Sacconi - non vengono meno tutte le condizioni agevolate in questi territori: sarebbero del 70% per i territori montani particolarmente svantaggiati (quindi, la quota da versare pari al 30%) e del 40% degli altri territori (quindi la quota da versare pari al 60%)". 

“E' molto grave che il Governo abbia decisione di non prorogare, almeno fino al 31 dicembre 2010, le agevolazioni in materia previdenziale per il settore agricolo nel mezzogiorno e nelle zone svantaggiate. Il ministro Sacconi, rispondendo alla nostra interrogazione urgente, ha confermato che il settore agricolo italiano non è nell’agenda di questo governo che lo ha abbandonato, come dimostra il fatto che i provvedimenti economici fin qui adottati non contemplano i problemi di questo mondo”. Lo hanno affermato Luca Sani e Massimo Fiorio, deputati democratici della commissione Agricoltura di Montecitorio.