Antonio Dosi, imprenditore agricolo di Fusignano (Ravenna),è stato eletto presidente della Confederazione italiana agricoltori dell’Emilia Romagna. Dosi, 47 anni, conduce un'azienda ad indirizzo viticolo-frutticolo di 12 ettari ed è da 4 anni presidente della Cia provinciale di Ravenna. Succede a Nazario Battelli, che ha concluso i suoi mandati.
L’assemblea elettiva, composta da 140 delegati in rappresentanza di oltre 24 mila imprese emiliano romagnole, ha dunque designato l’imprenditore agricolo che ricopre inoltre la carica di vice presidente regionale e nazionale nel sistema dei Condifesa (As.Re.Co.Di e As.Na.Co.Di).
Si conclude così l’iter del  quinto congresso della Cia che si è svolto in due sessioni dove è stato deciso anche il nuovo statuto in cui viene  sancito, tra l’altro, la figura di presidente imprenditore, un percorso già consolidato in Emilia Romagna da molti anni.
Nel programma di lavoro del neo presidente regionale sono contenuti diversi passaggi in cui viene riaffermata la centralità dell’impresa e dell’imprenditore agricolo, il ruolo fondamentale delle aziende nel produrre beni di prima necessità, ma anche l’importante ruolo sociale che svolgono nella tutela del territorio. Dosi ha sottolineato con forza la necessità di recuperare reddito per le imprese agricole, riappropriandosi di quella parte di valore aggiunto che ultimamente finisce nelle tasche di intermediari e Grande distribuzione.

Il presidente Cia conferma la disponibilità nel continuare a collaborare con le altre organizzazioni agricole e a proseguire nel programma di massima unificazione possibile dell'agricoltura emiliano romagnola anche in assenza di unanimità avendo per faro il raggiungimento dei risultati che servono agli agricoltori, sia in termini economici che di prospettiva.