“Il settore versa in una crisi globale che necessita di risposte concrete. Ci eravamo impegnati ad anticipare i fondi della Pac. Cosa che abbiamo fatto già con la prima tranche di quasi 2 miliardi e mezzo di euro. Ora portiamo a termine l'operazione anticipando anche la seconda tranche di 1,4 miliardi di euro. Si tratta di una cifra che in questo momento aiuta i nostri agricoltori ad andare avanti".
Così il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia comunica che da oggi l'Agea e gli organismi pagatori regionali inizieranno il pagamento del saldo del 30% del premio comunitario a 1.300.000 agricoltori che ne hanno fatto richiesta il 15 maggio 2009.
“Il nostro impegno – continua Zaiae quello degli uffici è stato massimo, al fine di consentire al sistema Italia di recuperare le storiche disfunzioni burocratiche per avere le carte in regola per erogare le risorse dal primo giorno consentito dalle rigorose norme comunitarie”.
Nel mese di dicembre Agea e gli altri organismi pagatori pagheranno anticipi e saldi per quasi 300 milioni di euro per le domande presentate dagli agricoltori sui Piani di sviluppo rurale, grazie ad un’operazione straordinaria concordata con gli Assessori regionali.  

Intanto salgono a 11, su un totale di 21, i Programmi di sviluppo rurale approvati dall’omonimo Comitato della Commissione europea.
Dopo il vie libera ottenuto da Toscana e Sardegna nel mese di ottobre, il Comitato, riunitosi ieri, ha approvato i Psr di altre nove Regioni e Province autonome: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Umbria, Valle d’Aosta Trento e Bolzano.
I nuovi Psr recepiscono i contenuti delle riforme sullaPolitica agricola comune (Health Check della Pac) e la strategia europea anticrisi (European economic recovery plan) e, insieme al trasferimento di parte delle risorse Ocm vino allo sviluppo rurale, significano, per l’Italia, un aumento complessivo dei fondi pubblici dedicati ai Psr di oltre 1.156 milioni di euro.
I fondi aggiuntivi saranno utilizzati principalmente per attuare le nuove sfide dello sviluppo rurale, misure dedicate all’espansione delle energie rinnovabili, alla tutela della biodiversità, alla mitigazione dei cambiamenti climatici, alla gestione delle acque, a interventi di accompagnamento alla ristrutturazione del settore lattiero-caseario e alla diffusione della connessione internet a banda larga nelle aree rurali.

I Psr Regione per Regione

La Regione Abruzzo (29 milioni) addizionali, privilegiando interventi agroambientali per la tutela della biodiversità e a operazioni di infrastrutturazione per la diffusione della banda larga. Inoltre, sono state stanziate risorse per interventi atti a ripristinare il potenziale produttivo agricolo danneggiato dal recente terremoto.
La Regione Emilia-Romagna (122 milioni) mettere in campo un più ampio ventaglio di interventi aggiuntivi. Tra le nuove sfide, la più rilevante, in termini di risorse, è quella dedicata alla gestione delle risorse idriche (circa il 46% dei fondi Health Check), che prevede la creazione e il miglioramento delle infrastrutture idriche a servizio della aziende agricole e zootecniche. A ciò si aggiungono interventi aziendali per la ristrutturazione del settore-lattiero caseario (29%) e per la banda larga (16%). Una quota più limitata di risorse è, invece, dedicata a misure per la biodiversità e il cambiamento climatico.
Anche per il Friuli Venezia Giulia (20 milioni), la priorità è la gestione delle risorse idriche (azioni agro ambientali), seguita da misure aziendali per la ristrutturazione del settore lattiero caseario. Il 69% delle risorse addizionali Healt Check è dedicato a tali sfide, mentre la tutela della biodiversità e la banda larga si dividono il resto della torta.
Per il Lazio (48,5 milioni) la tutela della biodiversità è la priorità della Regione cui è dedicato il 44% delle risorse, oltre a banda larga, cambiamento climatico (azioni agroambientali) e sviluppo di energie rinnovabili per le aziende agricole. Una parte rilevante delle risorse sarà utilizzata per l’infrastrutturazione finalizzata al miglioramento delle risorse idriche.
Il settore lattiero-caseario assorbe un terzo delle risorse della Regione Lombardia (125 milioni): saranno finanziati interventi per la ristrutturazione del settore. Importante è la sfida per la tutela della biodiversità nelle aree a riso. Le altre due priorità: interventi infrastrutturali per una migliore gestione delle risorse idriche e per lo sviluppo della banda larga nelle aree rurali.
Per l'Umbria (32 milioni) la sfida principale è la lotta al cambiamento climatico. Sono previsti interventi agro ambientali: miglioramento della qualità del suolo attraverso l’uso di fertilizzanti organici di qualità; azioni di forestazione e di prevenzione degli incendi. Saranno realizzati investimenti per il sostegno alla ristrutturazione del settore lattiero caseario, azioni agroambientali a tutela della biodiversità (miglioramento dei pascoli e prati e messa a riposo dei terreni) e azioni per la diffusione della banda larga.
La Valle d’Aosta (5 milioni) punta su biodiversità ed energie rinnovabili. La prima sfida sarà perseguita rafforzando le misure di compensazione per gli agricoltori operanti nelle aree Natura 2000 e incentivando la realizzazione di investimenti agricoli non produttivi con finalità ambientali. La seconda attraverso la concessione di un sostegno alle aziende agricole per la realizzazione di investimenti mirati alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
La Provincia di Trento (24,5 milioni) ha deciso di affrontare la lotta al cambiamento climatico e la tutela delle acque. Parte degli euro aggiuntivi (il 15%) saranno utilizzati per sostenere interventi nelle aziende zootecniche, per ridurre le emissioni dannose per il clima mentre, sul versante della gestione delle risorse idriche, le risorse saranno utilizzate (25%) per interventi aziendali per ridurre l’impatto ambientale delle macchine irroratrici e per interventi infrastrutturali (60%) che favoriscono il risparmio delle risorse idriche, attraverso l’ammodernamento delle condotte e l’adozione di tecniche di micro-irrigazione.
La Provincia di Bolzano (19 milioni) ha scelto di utilizzare le risorse aggiuntive, ammontanti a circa  di euro, per interventi dedicati alla mitigazione dei cambiamenti climatici, alla ristrutturazione del settore lattiero-caseario e alla gestione sostenibile delle acque.

I Programmi delle dieci Regioni ancora in fase di esame da parte della Commissione europea dovrebbero essere approvati nel prossimo Comitato sviluppo rurale di dicembre.