E' stata raggiunta l’intesa per definire il contratto quadro tra le Organizzazioni dei produttori e le Associazioni degli industriali per la campagna di trasformazione del pomodoro 2008/2009 che definisce le modalità di coltivazione, di raccolta, di trasporto, di conferimento e di controllo qualità tra le Organizzazioni medesime e le industrie dell’area centro-nord.
“Si tratta di una di un accordo molto positivo – ha commentato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – anche in relazione alla recente riforma della Ocm di settore ed all’importanza del pomodoro e dell’industria ad esso collegata nell’ambito regionale. Il prezzo di riferimento, pari a 79,50 euro alla tonnellata, segna infatti un concreto recupero rispetto a quello delle precedenti campagne, assicurando una maggiore copertura dei costi di produzione. Di conseguenza dovrebbe essere ridotto il rischio di una drastica contrazione della superficie coltivata a causa della possibile concorrenza di altre colture, in particolare cereali, che hanno registrato un forte aumento dei prezzi dovuto alla crescita della domanda mondiale. E' quindi possibile programmare le prossime semine e la campagna di trasformazione con la necessaria tranquillità.”
“Altro punto rilevante – secondo Rabboni – è l’impegno dei produttori a rispettare le quota contrattata con ciascuna azienda agricola. In caso di scostamenti superiori al 12% in più o in meno della quota medesima è prevista una decurtazione del prezzo di ben 20 euro alla tonnellata sulla quota consegnata all’industria. Questa decisione contribuisce a rafforzare la programmazione della campagna”.
“Il pomodoro da industria – ha concluso Rabboni – è soggetto a una fortissima concorrenza da parte di Paesi emergenti, in particolare Cina. Per consolidare le nostre posizioni di primissimo piano a livello mondiale dobbiamo puntare sull’aumento della qualità dei trasformati e sul rafforzamento della filiera. L’accordo è particolarmente positivo proprio perché si muove in questa direzione".