E' stata approvata dall’Assemblea legislativa regionale il progetto di legge "Tutela del patrimonio di razze e varietà locali di interesse agrario del territorio emiliano-romagnolo". Si tratta di eccellenze come i Lambruschi, il Pignoletto, il Parmigiano reggiano ottenuto con latte di vacca reggiana, i salumi di Mora romagnola, per ricordare alcuni dei principali prodotti tipici dell’agricoltura locale.
"Grazie alla nuova legge per la tutela della biodiversità l’agricoltura emiliano-romagnola ha a disposizione un ulteriore strumento per proseguire lungo la strada della distintività", ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni.
"Uno dei problemi più rilevanti dell’agricoltura moderna - ha dichiarato - è rappresentato dalla spinta all’omologazione delle produzioni e dalla perdita della biodiversità. La legge prevede la creazione di un "Repertorio regionale", nell’ambito del quale verranno catalogate tutte le risorse tutelate. Gestito dalla Direzione generale agricoltura della Regione, il Repertorio comprenderà sia le varietà originarie dell’Emilia- Romagna, sia quelle che, pur con diversa provenienza, sono state introdotte da tempo e si sono integrate nella realtà regionale.
Tutte le razze e varietà catalogate saranno tutelate grazie a vere e proprie "Banche del germoplasma". Si tratterà di strutture già esistenti (ad esempio laboratori di Centri di ricerca o Istituti universitari) in cui si provvederà per conto della Regione alla conservazione “ex situ”, fuori dal campo delle specie a rischio di erosione genetica.
La conservazione "in situ", nelle normali condizioni di coltivazione o di allevamento, sarà invece affidata alla nuova figura degli "agricoltori custodi": ad essi la Regione, tramite una convenzione, affiderà il compito di coltivare o allevare determinate piante o animali per un certo periodo di anni. A questo scopo è prevista l’istituzione di un vero e proprio albo regionale degli agricoltori custodi.  Il nuovo testo di legge è disponibile sul portale Ermes Agricoltura.