A incidere positivamente sui risultati economici dell’annata agraria, nonostante i problemi riscontrati su molte colture a seguito della persistente siccità, è stato soprattutto il settore delle produzioni vegetali (+11% circa), ma è andata nel complesso abbastanza bene anche per le produzioni zootecniche, che dovrebbero chiudere l’anno con un incremento pari all’8% circa. In particolare, è da registrare un’ottima performance del prezzo dei cereali, con incrementi medi dei listini su base annua di oltre il 60%, e il definitivo consolidamento della ripresa dei prezzi del comparto avicolo, con il superamento della crisi legata ai pericoli dell’influenza aviaria.
I dati previsionali riguardano una prima stima effettuata con le informazioni ad oggi disponibili sull’andamento delle quotazioni relative all’80-85% delle produzioni, a campagna di commercializzazione ancora in corso o in alcuni casi appena agli inizi. Va comunque considerato che, benché i prezzi e il valore complessivo di numerose produzioni siano tornati a crescere, gli incrementi di reddito per gli agricoltori non saranno altrettanto rilevanti, per l’atteso aumento dei costi dei mezzi tecnici (quali sementi, concimi, mangimi, prodotti chimici, ecc…).
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Fonte: Regione Emilia Romagna