Ieri, 5 febbraio 2024, alla Borsa Merci di Milano il Pecorino Romano Dop con almeno cinque mesi di stagionatura alle condizioni franco caseificio o magazzino di stagionatura, merce nuda, Iva esclusa, è stato quotato a 12,05 euro al chilogrammo sui minimi ed a 12,25 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 29 gennaio scorso, quando invece si era verificato l'ultimo calo di 0,15 euro al chilo sui minimi e 0,20 euro sui massimi rispetto alle precedenti sedute dal 4 dicembre 2023 in avanti (-1,4%).
Quello intervenuto il 29 gennaio è il quattordicesimo calo di prezzo del formaggio tutelato dal 5 giugno 2023, quando aveva raggiunto le quotazioni record di 13,90 euro sui minimi e 14,20 sui massimi, pertanto i valori attuali di borsa sono minori di quelli dello scorso giugno di 1,85 euro sui minimi ed 1,95 sui massimi. Dall'inizio dell'annata lattiero casearia 2023-2024 - che ha preso il via il primo ottobre scorso - si tratta del sesto calo su 17 sedute, durante le quali non si sono verificati rialzi.
Del resto la produzione di Pecorino Romano Dop nell'annata lattiero casearia 2022-2023 - terminata alla fine del luglio scorso - è risultata in netto aumento sulla precedente 2021-2022, registrando una crescita produttiva del formaggio tutelato del +12,4%: dal 1° ottobre 2022 al 31 luglio 2023 l'output Pecorino Romano Dop si è portato a ben 36.633 tonnellate, secondo i dati dell'organismo di controllo Ifcq Certificazioni, citati dal Clal e aveva fissato definitivamente un'offerta maggiore per i mesi successivi.
L'aumento di produzione di Pecorino Romano Dop nell'annata lattiero casearia 2022-2023 è stato sostenuto da una forte produzione di latte ovino: oltre 37.202 ettolitri ritirati dai caseifici Dop (+61,4% sulla 2021-2022), 20.650 dei quali trasformati nel formaggio tutelato (+41,6% sulla 2021-2022).
Si tratta di quantitativi record, mai registrati negli ultimi anni. L'incremento produttivo è sicuramente alla base della discesa dei prezzi del Pecorino Romano, iniziata fin da giugno 2023 e protrattasi fino a fine gennaio 2024. Nel mentre si apprezzano, nell'ultimo mese di gennaio, prezzi del latte in deciso aumento in tutta l'area Dop, con una punta del +10% in Sardegna.
Pecorino Romano, da giugno prezzi giù del 13,5%
Ieri, 5 febbraio 2024, in Borsa Merci a Milano il Pecorino Romano Dop con almeno cinque mesi di stagionatura è risultato stabile sulla precedente seduta del 29 gennaio scorso, confermando i 12,05 euro al chilo sui minimi e 12,25 euro sui massimi, alle condizioni di franco caseificio o magazzino di stagionatura, merce nuda, Iva esclusa.
Tali prezzi risultano diminuiti di 0,15 euro sui minimi e 0,20 euro al chilo sui massimi dalla seduta del 5 dicembre scorso, ultimo valore pubblicato da AgroNotizie® sulla forchetta a 12,20-12,45 (-1,4% tra i prezzi medi). Nelle sette sedute intercorrenti tra le due considerate si è verificato solo un calo, quello del 29 gennaio 2024.
Complessivamente, dai valori più elevati mantenuti sino alla seduta del 5 giugno 2023, nei 14 cali successivi e fino al 5 febbraio scorso il prezzo medio di seduta del Pecorino Romano sulla piazza di Milano risulta diminuito di 1,90 euro al chilogrammo (-13,52%).
Secondo il Clal, il prezzo medio mensile del Pecorino Romano a febbraio 2024 cala di 0,13 euro al chilogrammo a 12,15 euro al chilogrammo rispetto a quello del precedente mese di gennaio 2024 (-1,07%), mentre diminuisce del 13,52% su febbraio 2023. Intanto, il prezzo medio su base annua (gennaio-febbraio 2024) è attestato a 12,26 euro al chilogrammo e confrontato ai valori medi annui di gennaio-febbraio 2023 risulta in calo dell'11,99%.
Latte ovino, +10% i prezzi in Sardegna
Secondo il nostro monitoraggio di ieri, il valore medio di cessione del latte ovino all'ovile in Sardegna si attesta - nel mese di gennaio 2024 - a 133,44 euro ad ettolitro, Iva inclusa e franco azienda, in deciso aumento sull'ultimo mese rilevato da AgroNotizie®, novembre 2023, rispetto al quale guadagna 12,19 euro all'ettolitro di valore (+10%). Si tratta di un rincaro che rafforza la ripresa dei prezzi del latte sardo, avviatasi sin dal mese di novembre, quando erano in crescita su ottobre del 3,2%.
Gli ultimi prezzi medi su base settimanale in Sardegna si sono attestati - nella terza e nella quarta settimana di gennaio - a 130 euro ad ettolitro nel Sud della regione ed a 140 euro nel Nord ed appaiono costanti.
Si osserva anche che già nei mesi di ottobre e novembre 2023, secondo quanto riportato dal Clal sulla base dei dati dell'ente di certificazione, la produzione di latte consegnata ai caseifici dell'area Dop del Pecorino Romano - 16.517 ettolitri è diminuita del 20% rispetto alla trascorsa annata lattiero casearia 2022-2023.
(Fonte: elaborazioni AgroNotizie® su dati Ismea)
Infine, come si può ben osservare nella tabella sovrastante, nella restante area Dop si conferma la dinamica rialzista della Toscana, che si fa strada anche nel Lazio, dove i prezzi erano rimasti fermi nei mesi precedenti.
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