Continua la piaga dei furti in apicoltura e questa volta con una modalità nuova, o per lo meno poco consueta: il furto del miele direttamente in azienda.
Oltre ai furti di alveari e di melari pieni in campo - e a volte anche di api regine - un caso recente sembra aprire un'altra variante di queste ruberie, andando a trafugare il prodotto già estratto e pronto per l'invasettamento direttamente in mieleria.
È quello che è accaduto alcuni giorni fa a Diego Bonanni, un apicoltore della provincia di Pisa che, recandosi in azienda la mattina, ha trovato una finestra forzata e la mieleria saccheggiata, verificando poi che quasi tutta la produzione di miele di quest'anno era stata rubata.
Nello specifico sono stati portati via circa 20 quintali di varie tipologie di miele, conservati in secchi, come riportato nel verbale della denuncia rilasciata ai Carabinieri.
L'azienda, che non era assicurata contro i furti, aveva anche un sistema di videosorveglianza sul piazzale d'ingresso e nel locale di vendita, ma i ladri sono passati dai campi sul retro, in una zona non controllata dalle videocamere, segno che probabilmente conoscevano bene il posto.
Rispetto ai furti in pieno campo - dove è necessario essere apicoltori attrezzati ed esperti per portare via alveari, melari o api - in un caso come questo possono essere entrati in azione anche ladri, diciamo così, generalisti.
Ma in ogni caso qualche apicoltore deve comunque essere coinvolto, come ladro, come ricettatore o come mandante, perché 20 quintali di miele da invasettare non si possono piazzare sul mercato così come sono, ma possono essere comprati solo da chi con il miele ci lavora.
Quindi ancora una volta alcuni operatori di un settore già in forte difficoltà si mettono senza nessuno scrupolo a danneggiare deliberatamente chi cerca, tra mille problemi, di portare avanti il proprio lavoro.
Il consiglio è quello di cercare di aumentare la sicurezza o la copertura assicurativa, per quanto possibile e sostenibile economicamente (un'azienda apistica non è una banca...) e dall'altro di non accettare offerte di miele sospette, a prezzi stracciati o di incerta provenienza.
Acquistare merce rubata è ricettazione, mentre acquistare merce di cui non si sia certi dell'origine e che si possa sospettare possa provenire da un comportamento illecito è un incauto acquisto, due reati penali non meno gravi del furto stesso.