L'Abruzzo riapre il bando sugli impegni per l'apicoltura, con a disposizione 1 milione di euro.

 

Il bando, attivato sulla misura prevista per i pagamenti agro climatico ambientali, Sra18 - Aca 18, era stato sospeso a giugno scorso per una non conformità prettamente burocratica.

 

Ora gli apicoltori abruzzesi possono continuare a presentare le domande di contributo per i loro alveari stanziali o nomadi che si trovano in determinate aree di interesse ambientale indicate nel bando.

 

Il bando infatti non offre contributi per tutti gli alveari della Regione, ma solo per quelli in determinate zone indicate nella carta delle aree ammesse ai pagamenti.

 

Si ricorda che al bando possono partecipare tutti gli apicoltori ai sensi della Legge 313/2004: chiunque detiene e conduce un alveare, indipendentemente che abbia o meno partita Iva, e gli enti pubblici che conducano degli alveari.

 

Tuttavia, per poter fare richiesta dei contributi, è necessario avere nelle zone indicate da un minimo di 50 alveari a un massimo di 80 alveari per apiario.

 

Lo stesso apicoltore potrà richiedere contributi per più apiari se questi sono distanti almeno 2,2 chilometri tra loro.

 

Ovviamente è necessario essere in regola con l'Anagrafe Apistica Nazionale ed in più è richiesto di tenere un registro in cui segnare tutti gli eventuali spostamenti o variazioni del numero degli alveari.

 

Inoltre, per poter fare domanda è necessario che le api siano della sottospecie Apis mellifera ligustica.

 

Oltre a questo è necessaria una relazione tecnica dove siano indicate le aree prescelte per il posizionamento degli apiari, le specie botaniche interessate, come definite dalla carta delle aree eleggibili all'intervento, il numero di alveari che si intende posizionare per postazione e il periodo di permanenza degli alveari.

 

Come era già previsto prima di giugno, sono presenti 2 azioni:

  • azione A, per gli alveari stanziali, che devono rimanere in loco per 365 giorni;
  • azione B, per gli alveari nomadi, che devono rimanere in loco per almeno 60 giorni nei periodi stabiliti per le fioriture interessate.

In ogni caso il contributo non cambia tra alveari stanziali e nomadi ed è dato come contributo forfettario annuale

di:

  • 1450 euro, per apiari con un numero compreso tra 50 e 60 alveari;
  • 1850 euro, per apiari con un numero compreso tra 60 e 80 alveari.

I contributi verranno erogati per 5 anni, durante i quali gli apicoltori saranno tenuti a mantenere le condizioni previste dal bando.


L'unica cosa che non è ancora stata decisa è la nuova data di scadenza del bando, che verrà comunicata prossimamente dalla Regione.