Riprendono in un momento propizio le trattative sul prezzo del latte in Lombardia.

Il latte spot di provenienza italiana sta infatti recuperando terreno in queste ultime settimane e all'ultima rilevazione del 2 ottobre il prezzo del latte venduto fuori contratto ha quotato 52,75 euro al quintale, lo 0,5% in più rispetto alla settimana precedente.

Distanti comunque i traguardi dello scorso anno, quando in questo stesso periodo il prezzo del latte era ben più alto (22,36% in più rispetto ad oggi).

 

Via alle trattative

Le trattative che si svolgono in Lombardia assumono un particolare valore, tenuto conto che in questa regione si produce il 46% di tutto il latte italiano.

Inevitabile che quanto si deciderà avrà importanti ripercussioni per tutte le altre trattative che riguardano i contratti di cessione del latte da parte degli allevatori.

 

Ancor prima che si iniziasse a discutere del nuovo contratto, una fra le più importanti aziende lattiero casearie italiane, la multinazionale francese Lactalis, aveva deciso di ridurre il prezzo corrisposto agli allevatori.

Una decisione che ha suscitato molte polemiche, come già riferito da AgroNotizie nelle scorse settimane.

Un'iniziativa, questa della parte industriale, che si può interpretare come un tentativo di spingere verso il basso I rinnovi contrattuali.

 

Il "Tavolo”

La ripresa dei prezzi del latte spot, sia di origine italiana sia di origine francese (49 euro al quintale) e tedesca (49,75 euro al quintale), restituisce tuttavia forza contrattuale ai rappresentanti degli allevatori.

Al "Tavolo del latte”, presieduto dall'assessore lombardo all'Agricoltura, Alessandro Beduschi, si sono incontrate le principali organizzazioni agricole (Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri), insieme ai rappresentati di Assolatte, Confcooperative, Legacoop e Federdistribuzione.

 

Non si è ancora giunti a un punto di incontro fra le parti, ma i rappresentanti degli allevatori si dicono indisponibili a un accordo verso il basso.

A questo proposito il presidente della Copagri Lombardia, Roberto Cavaliere, ha evidenziato che il costo di produzione del latte è aumentato di circa 10 centesimi al litro nel 2022 e di altri due centesimi nel 2023.

A fronte di questi aumenti l'attuale costo di produzione di un litro di latte è valutato in circa 53 centesimi al litro. 
In tema di costi di produzione, Riccardo Crotti, presidente di Confagricoltura Lombardia, ha rimarcato la necessità di definire il metodo di calcolo, stabilendo se vi devono rientrare elementi variabili, come energia e ammortamenti, che presentano caratteristiche diverse da azienda ad azienda.

 

Un primo passo

Pur in assenza di un accordo, tutte le parti si sono dette soddisfatte dell'incontro che offre l'opportunità di un confronto in grado di mettere in luce le criticità maggiori da affrontare per il settore.

Una partita che in ogni caso si preannuncia difficile in virtù della situazione generale dell'economia, che ha visto il Governo siglare in questi giorni un "patto anti inflazione" che riguarda i beni di prima necessità. E il latte, ovviamente, è fra questi.