Resta compromessa la redditività degli allevamenti di suini a dispetto dell'aumento dei prezzi degli animali da macello, mentre flettono le quotazioni dei capi da allevamento.

Il mese di luglio conferma così una tendenza che già si era manifestata in giugno, come messo in evidenza dalle analisi del Crefis, il Centro per le ricerche economiche sulle filiere sostenibili dell'Università Cattolica di Piacenza, diretto da Gabriele Canali.

 

Per i suini da macello della tipologia pesante destinati al circuito tutelato il prezzo medio mensile registrato in luglio si colloca a 1,827 euro/kg, con un aumento del 9,9% su giugno e in crescita, con un più 17%, anche la variazione tendenziale, quella relativa al confronto con l'anno precedente.
Mentre il prezzo medio mensile dei suinetti da 7 kg perde a luglio il 2,7% rispetto al mese precedente, raggiungendo un valore di 52,700 euro/capo, ma mantenendo una variazione tendenziale positiva del 6,3%; infine, le quotazioni degli animali da 30 kg sono scese a 3,155 euro/kg perdendo l'1,4% a livello congiunturale e il 4,5% nei confronti dello stesso periodo dello scorso anno. 
Tuttavia, nonostante questi andamenti dei prezzi, le quotazioni molto elevate delle materie prime per l'alimentazione non consentono alla redditività di recuperare in modo significativo.


Allevamento

La fase di svezzamento ha mostrato indici Crefis in calo: -3,8% a livello congiunturale e -11,7% su base tendenziale.

Al contrario, la fase successiva di accrescimento, giovandosi della diminuzione dei prezzi dei suinetti, ha visto un indice di redditività in leggero recupero su base congiunturale (+4,7%), mantenendosi però a livelli bassi, come testimonia il -8,6% registrato a livello tendenziale.

Andamento simile per la redditività della fase di ingrasso, il cui indice mese su mese a luglio sale del 6% ma rimane negativo (-6,1%) rispetto all'anno precedente.

 

Completiamo il quadro della redditività del comparto allevatoriale suino analizzando i dati relativi alla redditività dell'allevamento a ciclo chiuso che ha mostrato, in luglio, un ulteriore incremento in termini congiunturali dell'8,3% pur rimanendo molto al di sotto dei valori registrati lo scorso anno e restando criticamente vicino ai minimi storici: -11,7% la variazione tendenziale.


Macellazione

A luglio positiva la situazione del mercato del comparto della macellazione con i prezzi delle cosce fresche della tipologia pesante destinate a produzioni tipiche saliti a 5,580 euro/kg per una variazione mese su mese a +4,2% e per una ancor più positiva variazione tendenziale del 26,9%.
Anche le altre tipologie di tagli hanno mostrato andamenti positivi.

Per quel che riguarda i lombi si registrano forti rialzi: il taglio Padova ha raggiunto in luglio il valore di 4,467 euro/kg salendo del 21,4% rispetto al mese precedente mentre il taglio Bologna è stato quotato 4,067 euro/kg, in forte crescita rispetto a giugno del 23,2%.

Positive anche le variazioni tendenziali per entrambi i prodotti rispettivamente +21,7% e +26,7%.

 

Sul fronte della redditività, il comparto della macellazione a luglio sconta l'aumento dei prezzi dei capi pesanti da macello nonostante il favorevole andamento delle quotazioni dei tagli; infatti, si registra un ulteriore calo dell'indice Crefis a livello congiunturale del 2,3%, ma il dato si mantiene comunque superiore rispetto allo scorso anno del 2,6%.


Stagionatura

Passando al mercato dei prodotti stagionati, in luglio si nota una sostanziale stabilità delle quotazioni.

Il prezzo medio mensile del Prosciutto di Parma della tipologia pesante è rimasto fermo a 10,050 euro/kg, ma il confronto con le quotazioni dello stesso periodo del 2021 è ampiamente positivo e pari a +18,8%.

Situazione analoga per il prosciutto generico, sempre della tipologia pesante, che ha visto il prezzo medio mensile di luglio stabilizzarsi a 6,850 euro/kg ma con una variazione tendenziale comunque positiva e pari a +10,9%.

 

La redditività del comparto della stagionatura in luglio si mostra in difficoltà a causa della stabilità dei prezzi dei prosciutti stagionati e all'elevato livello dei prezzi delle cosce fresche acquistate a inizio stagionatura, pertanto l'indice Crefis relativo al prodotto pesante Dop è calato su base congiunturale del 4,4% e del 10,3% su base tendenziale.

Anche la redditività dei prosciutti generici in luglio è in discesa, con un indice Crefis pari a -0,7% mese su mese e in calo anche a livello tendenziale del 15,6%.
A luglio, resta comunque a favore delle Dop il differenziale di redditività tra i prosciutti generici e quelli tutelati: +37,4%.