Infatti il Pecorino romano Dop, stagionatura di cinque mesi e oltre da produttore e alle condizioni di "franco magazzino di stagionatura" e Iva esclusa, il 20 aprile 2020 alla Borsa merci di Milano è stato fissato a 7,20 euro al chilogrammo sui minimi e 7,50 euro sui massimi, registrando stabilità sulle precedenti tre sedute: 30 marzo 2020, 6 e 10 aprile.
Il 30 marzo, invece, si era registrato l'ultimo aumento di 10 centesimi di euro sulla seduta precedente, quella del 9 marzo, pari all'1,4%. Si era trattato del secondo aumento consecutivo del tipico formaggio sardo dopo ben sei sedute di stasi ed un prezzo che si era mantenuto sui 7,00-7,30 euro al chilogrammo per sette settimane consecutive e fino al 2 marzo. Tra il 9 ed il 30 marzo il Pecorino romano ha guadagnato così ben 20 centesimi e l’ultimo incremento di prezzo si era verificato all’indomani dell’annuncio delle due aste indigenti, che porteranno al ritiro dal mercato di Pecorino romano per 14 milioni di euro.
Prezzi e statistiche
Secondo il Clal il Pecorino romano, il cui prezzo è tradizionalmente la base di calcolo di quello del latte ovino sardo, ha ora un valore medio mensile di 7,35 euro al chilogrammo: superiore a quello di aprile 2019 del 19,51%, quando il prezzo medio era attestato a 6,15 euro al chilo. Rispetto a marzo 2020, il prezzo medio del tipico formaggio sardo è aumentato dell'1,38%, per ora solo grazie all'effetto di trascinamento dei due incrementi di marzo 2020 sulla media mensile di aprile. Con la fissazione dei prezzi di ieri, il formaggio della Sardegna conferma di non essere in corsa per agganciare il livello medio raggiunto ad aprile 2018 - euro 7,63 al chilo.Latte ovino in Sardegna fermo ad aprile
Intanto il prezzo del latte ovino in Sardegna, dopo un mese di piccoli passi avanti a marzo, segnala un aprile all'insegna della stabilità, presentando valori ancora al di sotto delle migliori aspettative. Secondo Ismea il prezzo all'origine al lordo di Iva e franco azienda nella rilevazione effettuate il 17 aprile 2020, oscilla tra un minimo di 70 centesimi al litro ed un massimo di 82 centesimi. Ma il prezzo prevalente di cessione del latte all'ovile è intorno agli 80 centesimi.Si tratta della stessa situazione fotografata dall'istituto lo scorso 27 marzo, dopo che si erano registrati degli aumenti di circa 2 centesimi sul prezzo medio del 6 marzo, e rimasta praticamente immutata durante il mese di aprile.