Nuove regole in Lombardia nell'ambito del Programma di azione nitrati valido per il periodo 2020-2023, deliberato dalla regione su proposta dell'assessore all'Agricoltura, Fabio Rolfi. In particolare, sono state introdotte alcune novità sostanziali, tutte volte a migliorare lo stato delle acque superficiali e profonde e a ottimizzare l'uso degli effluenti in un'ottica di economia circolare.

"Meno burocrazia, più sostenibilità ambientale e razionalizzazione delle risorse: sono questi i punti saldi di un documento molto atteso dalle imprese agricole ubicate nelle cosiddette zone vulnerabili. Da poche settimane la Regione Lombardia ha ricevuto comunicazione positiva sulla proposta avanzata che pone la nostra regione in una condizione di idoneità per l'uscita dall'infrazione europea", ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura, Fabio Rolfi.

L'agricoltura lombarda, anche grazie alla sua zootecnia, "costituisce uno dei pochi esempi compiuti di economia circolare e con il nuovo Programma vogliamo rafforzare questo dato di fatto" ha spiegato l'assessore. "La sostanza organica, tramite un uso razionale degli effluenti zootecnici, è ciò che rende fertile la nostra terra e che previene fenomeni, ormai diffusi in ampie zone dell'Italia, di desertificazione. L'apporto di nutrienti con materiale aziendale consente di ridurre gli acquisti di concimi minerali, conseguendo considerevoli risparmi. Il processo di innovazione delle nostre aziende agricole ha reso le operazioni di utilizzazione agronomica ancora più sostenibili e virtuose".


Le novità

Il nuovo documento introduce novità importanti rispetto al precedente. Vediamole.

Innanzitutto, la modifica della modalità di gestione dei novanta giorni di divieto invernale di spandimento ampliando a 58 (dagli attuali 28) i giorni di divieto, gestiti con il Bollettino nitrati di Regione Lombardia/Ersaf.
La gestione dei divieti tramite bollettino tiene in considerazione anche delle problematiche inerenti alla qualità dell'aria, al fine di integrare le misure di contenimento delle polveri sottili nelle aree a maggior rischio, stabilendo la possibilità di distribuire effluenti con interramento immediato anche nelle giornate in cui scattano le misure straordinarie per il contenimento delle polveri sottili.

Novità anche in merito al conteggio dell'apporto di azoto al campo dei fertilizzanti consentiti/autorizzati entro i limiti del bilancio rispetto al fabbisogno colturale e alla definizione della figura dell'intermediario tra cedente e acquirente di effluenti di allevamento.
"Sotto il profilo della compatibilità ambientale - ha specificato Rolfi - riduciamo da ventiquattro a dodici ore i tempi di interramento degli effluenti post distribuzione, introduciamo l'obbligo di Gps per trasporti di liquami e assimilati a distanze superiori a 40 chilometri e incrementiamo l'efficienza d'uso dei fertilizzanti di qualsiasi genere per ridurre il quantitativo totale di azoto al campo".

È stata prevista la semplificazione del Registro delle fertilizzazioni, da compilare a cura dell'impresa e la riduzione della documentazione da allegare, che potrà essere conservata presso il tecnico delegato per la Procedura nitrati.
"Eliminiamo l'obbligo di conservare i documenti di accompagnamento e l'obbligo di segnalare gli estremi della comunicazione nitrati cui si riferisce il trasporto" ha aggiunto l'assessore lombardo Rolfi. "Ampliamo da dieci a sessanta giorni i tempi per l'aggiornamento della comunicazione ed eliminiamo una delle modifiche sostanziali che interrompevano la validità pluriennale della comunicazione nitrati, ossia l'aumento del quantitativo di azoto organico acquisito. Ora lavoriamo alla equiparazione del digestato".

E con la riduzione delle polveri sottili e dell'inquinamento, chissà che non possano essere rese ancora più favorevoli le normative per gli agricoltori.