Il direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese, precisa l’affermazione – da più parti attribuitagli e ripresa da AgroNotizie - che le eccedenze produttive di Pecorino romano siano state tutte riassorbite dai mercati. Con una lettera di precisazione, Cuccurese l’11 dicembre 2019 scrive ad AgroNotizie e afferma: “Sottolineo come detta dichiarazione sia riportata in modo errato ed incompleto”.

Il direttore generale fa riferimento all’articolo, pubblicato il 10 dicembre 2019 “Pecorino Romano, prezzi in attesa del piano di regolazione dell’offerta” e, in particolare, alle dichiarazioni attribuitegli il 29 ottobre 2019 al vertice di Cagliari sul settore ovi-caprino circa la “ormai superata crisi di sovrapproduzione del romano e dell’inconsistenza delle giacenze nei locali di stagionatura dei caseifici”, nonché all’articolo del 3 dicembre dello stesso tenore.

Nella lettera ad AgroNotizie, Cuccurese inoltre afferma “preciso, invece, di aver affermato che i finanziamenti concessi dal Banco di Sardegna - che rappresentano circa il 50% del totale dell’ultima campagna di produzione del Pecorino romano - sono stati tutti rimborsati con la vendita del formaggio prodotto, per cui, per quanto riguarda la parte attinente al Banco di Sardegna - e non per l’intero sistema non avendo informazioni al riguardo - risultavano smaltite le eccedenze (e non le giacenze che sono un’altra cosa) che erano esistenti a inizio campagna”.

Nella missiva ad AgroNotizie Cuccurese inoltre, con riferimento al vertice di Cagliari del 29 ottobre, sottolinea: “In tale occasione, lo stesso presidente del Consorzio di Tutela del Pecorino romano aveva confermato che le eccedenze, come pure le giacenze, si erano notevolmente ridotte, grazie a una minor produzione e a maggiori vendite. Qui Cuccurese introduce una netta differenza tra due termini: eccedenze (fenomeno dovuto a sovrapproduzione) e giacenze (situazione fisiologica generata dalla stagionatura del prodotto).

Ma il presidente del Consorzio di tutela, Salvatore Palitta, nella nota diffusa alla stampa del 29 ottobre parlerà solo di giacenze: “Abbiamo detto alla ministra che nei primi 9 mesi dell’anno sono stati venduti 80mila quintali di prodotto in più rispetto alle vendite ordinarie, una quantità molto importante che alleggerisce di tanto le giacenze”.

Inoltre, Palitta, con evidente riferimento al Banco di Sardegna afferma “La stessa Banca, infatti, ha detto chiaramente che i prestiti, decisamente utili, sono stati tutti restituiti nei tempi previsti. Quindi siamo pronti ad affrontare il nuovo anno con una quantità che è quella necessaria per il mercato: questo è un indicatore molto positivo che fa ben sperare in un’ulteriore crescita e ulteriore ricaduta sui prezzi di mercato”.

Cuccurese, nella lettera ad AgroNotizie sottolinea: “Anche nella successiva riunione romana del 28 novembre ultimo scorso al ministero dell’Agricoltura, ho ribadito in modo inequivocabile la posizione riferita al Banco di Sardegna sottolineando anche la differenza che esiste tra eccedenze e giacenze di formaggio”.

“Ciò premesso e trattandosi di un argomento molto delicato su cui alcuni tendono a interpretare a proprio uso e consumo – conclude Cuccurese - trovo quindi scorretto attribuirmi affermazioni diverse dalla realtà senza neanche averle verificate con l’interessato, come pure del tutto fuorviante e dannosa alla mia immagine l’affermazione che ‘l’asta indigenti da 14 milioni da parte di Agea potrebbe essere inutile viste le dichiarazioni rese dal direttore del Banco di Sardegna .....’ attribuendomi così una responsabilità che non mi compete, oltretutto per valutazioni, controlli e scelte che non spettano al sottoscritto”.