Al bando possono partecipare come beneficiari sia apicoltori, in forma singola che associata, sia le associazioni apistiche, gli enti pubblici e gli istituti di ricerca.
In particolare all'azione A possono partecipare le associazioni apistiche con almeno trenta iscritti e gli enti pubblici e di ricerca per richiedere contributi per l'assistenza tecnica agli apicoltori, per cui sono previsti 25mila euro totali per finanziamenti dell'80% della spesa sostenuta, e per l'organizzazione di seminari e convegni, per i quali sono stanziati in totale 15mila euro e un finanziamento del 100% delle spese ammesse.
All'azione C per la razionalizzazione del nomadismo possono invece fare domanda gli apicoltori, singoli o associati in possesso di partita Iva e iscrizione alla Camera di commercio con almeno cinque alveari regolarmente denunciati, con una disponibilità complessiva di 76.090,35 euro.
Sono previsti contributi del 60% per l'acquisto di arnie e arniette, compresi i telaini e i melari, purché provviste di fondo a rete, e del 50% per l'acquisto di macchinari per agevolare lo spostamento delle arnie.
Per l'azione E per il ripopolamento apistico sono previsti 20mila euro per l'acquisto di sciami e api regine di sottospecie Apis mellifera ligustica, certificata dal Crea o dall'Izs Lazio Toscana, e materiale specifico per l'attività di riproduzione delle api, con un contributo pari al 60% della spesa.
All'azione E possono partecipare sempre gli apicoltori, singoli o associati, in possesso di partita Iva e iscrizione alla Camera di commercio con almeno cinque alveari regolarmente denunciati.
Le domande, insieme alla documentazione necessaria, dovono essere inviate esclusivamente tramite posta elettronica certificata all'indirizzo Pec: agricoltura@regione.lazio.legalmail.it entro le ore 23,59 del 15 febbraio 2019.
Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda al testo completo del bando.