Questi fondi sono stati stanziati per le perdite e maggiori spese, e per le pecore morte nell'ondata epidemica di lingua blu dello scorso anno, causata dal sierotipo 4 diffusosi inizialmente in Ogliastra per poi raggiungere gran parte del territorio regionale. L'epidemia aveva interessato circa 850mila capi, dei quali 36mila erano poi morti a seguito della epizoozia.
“Ci appelliamo ai Comuni – sostiene il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – affinché liquidino celermente i pastori che hanno subito danni ingenti dalla blu tongue lo scorso anno non solo con la perdita dei capi morti ma anche con il mancato reddito di quelli colpiti dall'epidemia e le maggiori spese sostenute per contrastarla”.
"Allo stesso tempo - continua il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba - chiediamo a quelle amministrazioni che ancora non hanno espletato tutto l'iter burocratico di farlo immediatamente per consentire ai pastori di poter ricevere l'indennizzo. Come ben sanno, essendo quotidianamente a contatto con i pastori, il settore sta attraversando annate negative dovute alle condizioni climatiche avverse e alle speculazioni che avvengono nel mercato, per questo è fondamentale non prorogare i tempi”.
In Sardegna, recentemente, si è nuovamente in allerta per blue tongue, che si è ripresentata a Teulada con 7 focolai e alcuni casi originati da sierotipo 3, per il quale, al momento, non è disponibile sul mercato alcun presidio vaccinale.