In Campania, dove l'allevamento bufalino è in espansione, c'è chi alleva bufale per la filiera della mozzarella di bufala campana Dop con un occhio all’ingrasso dei vitelli da carne, innova nella genetica, punta all’ampliamento dell’azienda3000 capi e 540 ettari entro tre anni -  e coltiva il bosco ceduo misto che la sovrasta, in una cornice scenografica estremamente gradevole, quella dell’Alto casertano, tra i comuni di Ciorlano e Capriati al Volturno, appostata com'è non lontano da dove scorre il più importante fiume del Mezzogiorno.

E’ l’azienda agricola Fattoria Reale del Torcino – che dal 2012 è stata acquisita del gruppo Fattorie Garofalo di Capua  - che attualmente si estende su circa 270 ettari: 87 di sau, 10 di centro aziendale e paddock e 173 di bosco.

Un allevamento che si amplia
“In azienda alleviamo attualmente circa 2000 capi bufalini, anche grazie alla conduzione in fitto di appezzamenti vicini – spiega Giovanni Garofalo, che dirige la struttura – Abbiamo oltre 880 lattifere adulte con un’incidenza di quelle in lattazione dell’80% e sugli oltre 1100 capi che non hanno raggiunto ancora la maturità vi è un’aliquota di vitelli che teniamo per l’ingrasso”.

L’allevamento, con animali iscritti al libro genealogico dell’Associazione nazionale allevatori specie bufalina, ha sviluppato un sistema di fecondazione assistita con seme sessato, in modo da pilotare la composizione della mandria.
“Siamo in grado di programmare in anticipo quanti vitelli andranno all’ingrasso e quante manze avremo, tanto da poterne prevedere i parti, anche in vista dell’espansione dell’azienda" afferma Garofalo.
Con le acquisizioni di terreno programmate, l’azienda si porterà complessivamente a 540 ettari: “Saremo a regime tra tre anni con 3000 capi" sottolinea Garofalo.

Acquisti di nuova terra e bonifiche
La nuova acquisizione porterà in dote sin da subito 170 ettari di seminativi irrigui. “Ma occorreranno nei prossimi tre anni lavori di livellamento e bonifica per mettere in produzione altri 40 ettari che attualmente si presentano in condizioni tali da non poter essere coltivati" aggiunge Garofalo.

L’allevamento all’azienda Fattoria Reale del Torcino prevede la destagionalizzazione dei parti della bufale, in modo da assicurare ai caseifici del gruppo Fattorie Garofalo il picco produttivo di latte quando maggiore è la domanda di mozzarella: tra aprile e settembre.

Produzione lattiera
Nel 2016, la produzione lattiera media tra gennaio e settembre si è attestata sui 65 quintali al giorno, toccando un massimo tra luglio e agosto (90 quintali al giorno ) ed un minimo tra gennaio e febbraio (40 quintali al giorno). Nel 2017, quando i capi complessivamente allevati saranno 2300, l’azienda prevede incrementare la produzione lattiera media portandola a 74 quintali al giorno.

Produzione agricola e razione alimentare
La conduzione agricola dell’azienda prevede un investimento ad erba medica sul 20% della sau, che viene utilizzata per la fienagione e come coltura di rotazione mediante sovescio.

Sull'altro 80% della superficie, in estate, viene prodotto il mais (20% per la granella e 80% per il trinciato). Su questa stessa superficie in inverno vengono messi in produzione avena (30%), triticale (50%) e loietto (20%).

La razione alimentare è distribuita con un carro miscelatore computerizzato, che in automatico rifornisce le differenti categorie di animali con la razione unifeed appropriata. Tale livello di automazione consente di tenere nello stesso allevamento sia gli animali da ingrasso che quelli da lattazione. Attualmente le bufale in lattazione ricevono una razione giornaliera da 29,55 chilogrammi a capo, composta per il 61% di insilato di mais ed il 15%  di fieno di medica e avena.