“Con questa partita - aggiunge Bisi - il sistema politico ha dimostrato di saper fare gioco di squadra. Dai consiglieri provinciali Luca Quintavalla e Alessandro Piva fino all’assessore Gazzolo, tutti hanno affrontato il problema con flessibilità e buon senso, mettendo in cima alle priorità il sistema agricolo non solo piacentino ma regionale che, anche attraverso questi provvedimenti, frutto del giusto trade off tra gestione aziendale e tutela dell’ambiente, può trovare nell’amministrazione un sensibile interlocutore”.
“La decisione - afferma Enrica Gobbi, responsabile Agroambiente per Coldiretti Piacenza -, si è resa necessaria in quanto l’anomalo andamento meteorologico di questo inverno e le abbondanti precipitazioni soprattutto prima del periodo natalizio avevano portato al riempimento delle vasche di stoccaggio e all’impossibilità di sfruttare lo slittamento del divieto”.
In Emilia Romagna, secondo le elaborazioni di Coldiretti regionale su dati Istat, crescono i terreni fertilizzati con il letame, che hanno raggiunto l’11,8 per cento del milione di ettari di superficie agricola regionale utilizzata. Calano invece i concimi azotati (da 1.127.938 quintali del 2012 a 1.025.618 del 2013), i fosfati (da 370.663 a 218.957 quintali) e il potassio (da 199.529 a 131.386).
“Raccomandiamo - prosegue Gobbi -, al fine di contenere eventuali dispersioni di nutrienti nelle acque superficiali e profonde, tecniche di distribuzione che assicurino la giusta quantità di azoto potenzialmente distribuibile in un determinato terreno, il frazionamento della dose con il ricorso a più applicazioni e il ricorso a mezzi di spandimento che minimizzino le emissioni di azoto in atmosfera”.
Nel periodo di spandimento, la distribuzione del liquame può essere effettuata rispettando precise prescrizioni come la limitazione dell'orario, solo dalle ore 9 alle 16, e le modalità per assicurare un’idonea distribuzione evitando fenomeni di ruscellamento; i terreni, inoltre, non devono essere innevati, gelati o saturi d'acqua. Fondamentale, raccomanda Coldiretti Piacenza, è il rispetto delle distanze minime rispetto ai corsi d’acqua, l’interramento, ove possibile, dei liquami nel terreno entro le 24 ore dalla distribuzione d infine lo stop immediato dello spandimento in caso di precipitazioni.
“Seguire le regole - conclude Bisi -, è di fondamentale importanza: abbiamo più volte ribadito, che lo stesso buon senso richiesto alla politica, debba essere utilizzato dagli imprenditori agricoli. L’agricoltura moderna è controllata e studiata è un’agricoltura professionale che si appoggia su nuove tecnologie, studi e ricerche per migliorare le attività nel rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori e i pochi che non rispettano le regole fanno riaffiorare il pregiudizio nei confronti dell’intero settore”.
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Fonte: Coldiretti Piacenza