Ad affermarlo è Andrea Ghiselli, medico e dirigente di ricerca del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in Agricoltura - Centro ricerca per gli alimenti e la nutrizione (CRA NUT), durante il convegno “Il latte oggi: dalla ricerca al consumatore”, che si sta svolgendo oggi a Roma.
"Le evidenze della ricerca - sostiene Ghiselli- ci dicono che non solo il latte resta una fonte privilegiata e difficilmente sostituibile di calcio, ma che il suo consumo è associato a benefici per la nostra salute che vanno ben al di là del semplice contributo allo scheletro. Quindi, dovremmo senz’altro consumarne di più, anche perché in Italia siamo ben al di sotto delle quantità raccomandate”.
Perché diverse persone sono convinte che faccia male?
"Difficile dire perché - ha detto Ghiselli-. In prima fila ci sono vegani ed animalisti ad esortare la popolazione a boicottare tali prodotti. Certamente sono mossi da motivazioni etiche, ma il problema si crea quando ammantano le loro legittime scelte etiche di valenze salutistiche. E non esistono invece motivi salutistici che suggeriscano di rinunciare ai latticini. Oltre alle motivazioni etiche però, moltissimi altri si schierano contro il latte per motivi invece banali come 'l’uomo è l’unico animale adulto che continua a bere latte da adulto' o ancora: 'quando si è evoluto il sistema metabolico umano gli uomini non si nutrivano di latte, grano e legumi'.
Altri ancora lo ritengono non compatibile con determinati gruppi sanguigni. Ci si aspetta che sorga un movimento che lo ritenga non idoneo per l’ariete con ascendente capricorno. Quanto a chi ritiene di avere problemi digestivi oggi è possibile assumere i benefici nutrizionali del latte nella forma a ciascuno più gradita (dalle diverse tipologie di latte con ridotto contenuto di grassi o di lattosio, allo yogurt ai formaggi)".
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Fonte: Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (CRA-NUT)