"Tutelare la qualità è un dovere. Nel 2011, il Consorzio Tutela Grana Padano ha investito oltre 8 milioni di euro per un totale di 13.155 interventi di vigilanza, tutela e controlli, in Italia e all'estero, con l'obiettivo di garantire trasparenza ai produttori, ai consumatori e al mercato".

Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio, ha commentato così i dati relativi ai costi sostenuti per le attività di vigilanza, tutela e controllo dal Consorzio nel 2011, durante la relazione tenuta all'assemblea generale dei soci il 20 aprile, che quest'anno prevede l'elezione del Consiglio di amministrazione per i prossimi quattro anni.

"Per combattere in modo ancora più efficace la contraffazione e le imitazioni – ha aggiunto Baldrighi – abbiamo attivato un team di professionisti che svolgerà un'attività di vigilanza aggiuntiva sul formaggio grattugiato, perché nel 2011 sono state grattugiate 960 mila forme di Grana Padano, ben 60 mila in più rispetto al 2010, ed il trend è in aumento. Vogliamo essere certi, e garantirlo al consumatore, che nelle buste di grattugiato dichiarato Grana Padano, ci sia realmente Grana Padano".

 

Europa, dopo il Pacchetto Latte il Pacchetto Qualità

All'assemblea è intervenuto telefonicamente Paolo De Castro da Strasburgo: "Stiamo discutendo il nuovo Pacchetto Qualità in cui, per i prodotti Dop, saranno introdotte norme e strumenti che renderanno più difficile, o impossibile,'usurpare' i nomi di tali eccellenze. Entro l'estate arriveremo ad un accordo tra Parlamento e Commissione europei sul testo definitivo, per attuarlo entro l'autunno".

Nel ringraziare De Castro "per l'impegno dimostrato a livello comunitario", Baldrighi ha richiamato il Pacchetto Latte, che introduce la programmazione produttiva: "Provvedimento opportuno soprattutto alla luce dei dati 2011, dai quali risulta che il Grana Padano ha registrato un incremento produttivo del 7,2% rispetto al 2010, stabilendo il record di sempre con 4.658.957 forme prodotte".

 

Vola l'export

"Nel 2011 l'export è cresciuto ancora del 2,4% – ha concluso il presidente Baldrighi – arrivando a 1.334.300 forme e con un fatturato di 790 milioni di euro. Paese importatore leader resta la Germania, che ha superato la soglia di 302 mila forme, seguita da Stati Uniti, Svizzera, Francia e Regno Unito, tutti al di sopra delle 100 mila forme importate".

 

La geografia del Grana Padano

Il 59% della produzione riguarda caseifici cooperativi, il restante 41% le industrie casearie. Provincia regina si conferma Mantova, che ha prodotto il 27,6% del totale annuo nei suoi 29 caseifici. Seguono ancora una volta Brescia con 28 caseifici e il 21,44% e Cremona che con 9 caseifici ha prodotto il 15,49%. Con il latte del Veneto, lavorato nei suoi 25 caseifici, ma anche fuori regione, è stato prodotto il 17,9% delle forme, mentre i 24 caseifici della provincia di Piacenza hanno garantito il 12,64%.

 

Il nuovo Cda

L'assemblea è stato rinnovato il consiglio d'amministrazione. L'organismo resterà in carica per quattro anni rispetto ai tre del passato; l'assemblea ha inoltre stabilito di ridurre il numero dei componenti da 27 a 26, per la cancellazione della categoria degli ammassatori.

Nella prima seduta, fissata per il 3 maggio prossimo, il Cda eleggerà il presidente, i due vice, il tesoriere ed altri sette componenti del Comitato di gestione, che sostituisce il Comitato esecutivo. Il presidente e le altre cariche istituzionali non potranno restare in carica per più di due mandati consecutivi.

Al futuro Consiglio del Consorzio, l'assemblea ha messo a disposizione subito il piano produttivo 2012, che indica una soglia produttiva di 4.544.534 forme; ma è già prevista una nuova assemblea a fine anno per adottare il piano produttivo 2013, in base alle indicazioni attuative del pacchetto latte, approvato dall'Unione europea nel febbraio scorso e che finalmente consentirà ai Consorzi di tutela di programmare le produzioni.