Novità in vista per l’utilizzo del farmaco in allevamento: entro il 2013 ci sarà un nuovo quadro normativo europeo che riguarderà anche i mangimi medicati e la lotta all’antibiotico-resistenza.
Con il Trattato di Lisbona spetta all’Unione europea legiferare direttamente in materia di salute pubblica, demandando al legislatore nazionale il compito meramente applicativo di quanto determinato.
Il quadro nazionale in materia di legislazione sul farmaco per gli animali da reddito, oggi, è già complesso e poco armonizzato: declinando il recepimento delle norme comunitarie precedenti, infatti, sono stati introdotti, negli anni, controlli gravosi per la gestione dell’allevamento che talvolta neppure si traducono in un’effettiva efficace azione di farmaco-sorveglianza e soprattutto, non si basano sull’analisi del rischio.
L’Ordine dei Medici Veterinari di Piacenza, lo scorso 15 marzo, ha dunque organizzato un focus per poter fare il punto sulla situazione attuale ed aggiornare i professionisti su quanto è in fase di elaborazione a livello comunitario.
Relatrice dell’incontro è stata Eva Rigonat, coordinatore del Gruppo Farmaco della Fnovi, Federazione nazionale ordini veterinari italiani e veterinario dell’Ausl di Modena.
“Il principio su cui si fonda la normativa attuale e che resta immutato – ha sottolineato Rigonat – è la richiesta a tutti i veterinari di promuovere, attraverso l’esercizio della professione, la sicurezza alimentare, la sanità animale, il controllo dell’antibiotico-resistenza e il benessere animale. Parlare di problematiche a livello periferico di applicazione della normativa sul farmaco ad una platea di veterinari - ha proseguito Rigonat - significa parlare della 'pratica' del farmaco veterinario ad una stessa categoria professionale presente sia nel ruolo del controllore che del controllato”, intendendo in questo rispettivamente i medici veterinari pubblici ed i professionisti che sempre più sono presenti in azienda come veterinari aziendali.
“Le nuove norme – ha spiegato Rigonat – non modificano l’impostazione di fondo, né riducono le gravose responsabilità di entrambi i profili; si prefigurano, invece, alcune difficoltà applicative, oltre che qualche possibilità di semplificare e armonizzare il contorto sistema attuale”.
In questo contesto, sottolinea l’Ordine dei Veterinari piacentini, diventa indispensabile costruire un sistema armonizzato tra i diversi professionisti, allevatori compresi. E’ proprio con l’obiettivo di rendere concretamente fattibile un sistema organizzato e maggiormente coordinato che l’Ordine stesso promuove incontri formativi e di aggiornamento.
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