Un innovativo sistema di trattamento del digestato: questa la proposta di TECAM, società operante nel trattamento dei reflui industriali, per Fieragricola (Verona, 2/5 febbraio 2012). L'azienda ha infatti progettato e sperimentato un sistema che non solo elimina il problema dello smaltimento (la direttiva nitrati pone infatti delle strette limitazioni alla quantità di azoto spargibile nei campi), ma trasforma inoltre il digestato in un'opportunità di guadagno, grazie al riciclo e alla valorizzazione di esso.

Il processo, costituito da una combinazione di differenti tecnologie, comincia con un pretrattamento del refluo per la rimozione dei solidi sospesi, dal quale si ottiene una frazione solida utilizzabile come fertilizzante o, previo essiccamento, come combustibile. La frazione liquida, contenente ancora un'alta percentuale di azoto, deve essere sottoposta ad un processo di strippaggio, che consente il recupero di una soluzione di solfato ammonico commercializzabile come fertilizzante.

L'effluente della sezione di strippaggio, ricco di COD, sali e metalli pesanti, necessita di un trattamento di ultrafiltrazione, dal quale si estrae una frazione carbonica che aggiunta alla biomassa nel digestore può incrementare la produzione di biogas, e di uno di evaporazione, per un'ulteriore riduzione del volume del refluo. Il concentrato, ricco in sali minerali, può essere essiccato e commercializzato come fertilizzante. L'acqua depurata può essere impiegata per l'irrigazione o scaricata in acque superficiali.

Tra i vantaggi di questo sistema, completo per il trattamento di questo refluo, vi sono la riduzione anche fino al 100% delle estensioni agricole per lo spargimento del digestato e il notevole abbassamento dei costi di gestione, grazie alla diminuzione del volume di inquinanti da smaltire e alla possibilità di recupero di molte parti di esso.

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