"Dobbiamo rispondere in maniera rapida ed efficace alla crisi che sta attraversando il settore della carne bovina. Si tratta di un problema che riguarda, in tutta Europa, mezzo milione di allevamenti, migliaia di stabilimenti di macellazione trasformazione e che rischia di avere pesanti ripercussioni dal punto di vista occupazionale". Lo ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura Saverio Romano da Debrecen (Ungheria) dove si è svolto il Consiglio informale dei ministri dell'Agricoltura dell'Unione europea.
"C'è una forte preoccupazione ed apprensione - ha sostenuto - circa le conseguenze che questa crisi può generare e per questo è necessario che tutte le istituzioni svolgano un lavoro corale e sinergico per affrontare la situazione ed attuare misure che possano salvaguardare il settore''. Romano ha sottolineato quindi "la necessità di agire in maniera tempestiva a partire dall'istituzione di un gruppo di alto livello che elabori le misure più opportune per fare fronte alle problematiche del settore, consentendogli di entrare in una fase di rilancio e rinnovata competitività".
"L'Italia - ha spiegato il ministro - sta lavorando insieme a Belgio, Grecia, Olanda, Spagna, Austria, Francia, Polonia, Irlanda, Portogallo e Finlandia, per elaborare un memorandum che raccolga idee e proposte in grado di far uscire il settore dalla crisi che sta attraversando". Romano ha quindi evidenziato i rischi legati alla chiusura di accordi bilaterali con i Paesi del Mercosur che "potrebbero mettere seriamente a rischio la sopravvivenza delle nostre aziende".

 

Pareri favorevoli

L’intervento del ministro dell’Agricoltura ha raccolto il plauso del vicepresidente di Assocarni, l'associazione dell'industria italiana della carne, Luigi Scordamaglia che ha espresso "piena soddisfazione per l'attenzione manifestata dal ministro a favore del settore bovino". "E’ molto positivo - ha sottolineato Scordamaglia - il fatto che il ministro Romano abbia sin da subito richiesto la creazione di un gruppo ad hoc di alto livello che consenta di individuare le opportune misure per affrontare le problematiche e ridare slancio e competitività al settore". Il gioco di squadra con gli altri Paesi della Ue interessati alla ripresa del settore della carne bovina è stato salutato con soddisfazione ed è una premessa importante per dare una reale svolta alle politiche di sostegno agli allevamenti, altrimenti a rischio chiusura.

Per il presidente della Cogeca, Paolo Bruni, per rispondere ai problemi degli allevamenti occorre promuovere le Organizzazioni dei Produttori alle quali affidare la gestione di talune misure di mercato e in particolare occorre lasciare loro la possibilità di programmare la produzione. Una proposta che certamente troverà il favore dei consorzi dei circuiti Dop.