Crisi difficile quella della suinicoltura italiana. I prezzi non ne vogliono sapere di riprendersi e gli interventi discussi nei vari tavoli di filiera sembrano inefficaci. Il Cun, la Commissione unica nazionale per il settore suino che avrebbe dovuto favorire una più equilibrata definizione del prezzo, continua a registrare un mercato debole dove il segno meno la fa da padrone. A soffrire è soprattutto la produzione del suino pesante, quello di 130 kg e oltre di peso vivo, le cui carni sono destinate alla trasformazione. Una produzione tipica italiana questa del suino pesante, praticamente sconosciuta negli altri paesi a forte suinicoltura, dove si producono solo suini magri, di circa 100 kg di peso. Una produzione per la quale siamo deficitari (importiamo molta della carne suina che consumiamo) e che vanta quotazioni persino migliori di quelle del suino pesante. Un controsenso visto che allevare suini pesanti costa assi più che allevare suini magri. Colpa dell'eccesso di offerta di suini pesanti che vanno ad “intasare” il mercato del prosciutto. Questa una delle spiegazioni. Che stride con la massiccia importazione di cosci che il più delle volte diventano “Made in Italy” dopo aver varcato la frontiera. Ma tant'è e la crisi resta lì a soffocare imprese suinicole di prim'ordine che producono la materia prima della quale si fa vanto la nostra salumeria.

 

La proposta

Per uscire dal tunnel il neo presidente di Anas (Associazione nazionale allevatori suini), Andrea Cristini, ha allora lanciato una proposta. Abbandonare, in parte, la produzione del suino pesante per dedicarsi a quella del suino da macelleria. Le aziende suinicole a rischio chiusura avrebbero una nuova possibilità di riprendersi e al contempo si alleggerisce la filiera del prosciutto Dop, lasciando spazio ad una ripresa del mercato. Sembra l'uovo di Colombo, ma il percorso non è privo di trappole e trabocchetti. Al primo posto la spietata concorrenza del prodotto di importazione, realizzato in Paesi del Nord Europa che possono vantare costi di produzione più bassi dei nostri. Il dibattito su questo tema è aperto e sarà certo uno degli argomenti al centro della prossima Rassegna Suinicola Internazionale di Reggio Emilia che aprirà i battenti dal 14 al 16 aprile. Un'occasione per Anas per divulgare i progressi ottenuti in campo genetico, strumento indispensabile per il rilancio del settore.

 

Gli appuntamenti

Molte le iniziative in programma e fra queste la presentazione, venerdì 15, del programma “Rigener@” messo a punto da Anas per riprodurre in allevamento scrofe di alto valore genetico, produttivo e sanitario. Molti poi gli eventi congressuali che faranno da cornice alla esposizione di animali vivi e di mezzi e attrezzature per il settore suinicolo che affolleranno il quartiere fieristico di Reggio Emilia. Fra gli appuntamenti di spicco figura la tavola rotonda in programma nella mattina di venerdì 15 aprile sul tema “La nuova Pac e la filiera suinicola italiana” che sarà presieduta dal presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro. “Quale innovazione di prodotto” è il tema che sarà affrontato la mattina di giovedì 14 aprile. Non poteva mancare fra gli argomenti quello della qualità, al centro dell'incontro organizzato dal CRPA (Centro ricerche produzioni animali) sabato 16 aprile, dove si parlerà di marcatori genetici e qualità del prosciutto crudo. Ma il programma della “Rassegna” non si esaurisce qui, molti gli appuntamenti di carattere tecnico ed economico affrontati durante la tre giorni suinicola. Eccone di seguito una sintesi, mentre per il programma completo rimandiamo a quanto pubblicato sul sito della “Rassegna”.

 

 

Il programma

Giovedì 14 aprile

ore 9,30 - “Quale innovazione di prodotto. Cosa chiede il mercato come possono rispondere gli allevatori”

Ore 15 - “Limiti ed interventi nella gestione della scrofetta”

Ore 15 - “Esperienza italiana e suinetti olandesi”

Venerdì 15 aprile

Ore 9 - “La nuova Pac e la filiera suinicola italiana”

Ore 9 - “Novità e linee di tendenza nella nutrizione dei suini”

Ore 15 - “Strumenti innovativi per migliorare l'efficienza della produzione suina”

Sabato 16 aprile

Ore 9 - “Marcatori genetici e qualità del prosciutto crudo”

Ore 9 - “Raccolta e gestione dei dati per il miglioramento delle performances dei riproduttori”