La mozzarella di bufala campana Dop batte la crisi. In forte controtendenza nel settore agroalimentare, nel primo semestre del 2010 la produzione è salita dell’11,53%, con oltre 2 milioni di kg in più, passando dai 16milioni di kg del 2009 agli oltre 18milioni dell’anno in corso. 

Un balzo ancora più evidente nel valore, che ha fatto registrare un incremento del 15,38%, passando dai 130 milioni di euro dei primi sei mesi del 2009 ai 150 milioni attuali.    

Sono positivi e incoraggianti i dati rilevati dal Consorzio per la tutela della mozzarella di Bufala campana Dop, il solo organismo riconosciuto dal ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali per la tutela, vigilanza, valorizzazione e promozione della Dop Mozzarella di Bufala campana.

Nel primo semestre del 2010, i 2 milioni di kg in più prodotti sono un chiaro segnale in controtendenza nel settore agroalimentare, che (secondo i dati Cia) chiuderà l’anno in negativo, con un calo della produzione del 2% e che, nel primo semestre 2010, ha fatto registrare solo un +1,1% nei consumi.   

Ogni anno sono prodotti in media 30 milioni di kg di mozzarelle di Bufala campana e nell’ultimo ventennio la produzione è stata in costante crescita triplicando i volumi. 

Gran parte della produzione è commercializzata e consumata per lo più in Italia, ma un significativo 20% è esportato. 

In particolare, il 70% dei volumi destinati all’estero sono acquistati da Francia (21,3%), Usa (19,7%), Germania (16,9%) e Regno Unito (16,4%). 

Tra i canali di vendita, grazie all’artigianalità del prodotto, sono ancora forti il dettaglio tradizionale (26%) e la vendita diretta (13%), in crescita il settore Ho.Re.Ca. (8%) e stabile la grande distribuzione con il 47%. 

Sono 300 mila i capi bufalini allevati in circa duemila aziende agricole alla base della produzione casearia che ogni anno genera un fatturato di circa 300 milioni di euro alla produzione e 500 milioni al consumo.