"E' un'operazione importante che va nella giusta direzione. In questo modo si  difende il patrimonio tipico e di qualità dei nostri allevamenti". Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori commenta la conclusione dell’indagine dei carabinieri dei Nas di Perugia che ha portato alla denuncia per frode numerose persone che avrebbero commercializzato capi bovini attestando una falsa appartenenza alla razza Chianina.

La Cia, nell’esprimere apprezzamento per l’azione svolta dai Nas e fiducia nell’operato della magistratura, sottolinea l’esigenza di tutelare il lavoro della stragrande maggioranza degli allevatori italiani onesti e che, anche a costi di grandi sacrifici, garantiscono produzioni sicure e di alta qualità.

"In questo senso assume maggiore rilevanza l’operazione dei Nas, poiché si è intervenuti - afferma la Cia - a difesa di una produzione di valore, qual è quella della razza Chianina, che ha rappresentato nella delicata vicenda della Bse un vero baluardo nella tutela della carne made in Italy. E nello stesso tempo proprio questa razza è fortemente legata alla nostra “fiorentina”, uno degli emblemi dell’immagine italiana nel mondo".