Nella nostra penisola oggi si possono trovare coltivazioni di banane, mango, avocado, frutto della passione e annona, solo per citarne alcuni. Coltivazioni un tempo impensabili. E il ruolo principale spetta al Sud, in primis Sicilia e Calabria, ma da qualche anno ha iniziato a dire la sua anche la Sardegna.
Nella regione, precisamente in Località Su Lau a Laconi (Oristano), sono sorte le prime coltivazioni esotiche di kiwano, yacon e crosne. Coltivazioni di nicchia che permettono di differenziarsi nel mercato. "Sono un valore aggiunto da cercare per le aziende che puntano a nuovi mercati. Le persone sono alla ricerca di prodotti, gusti e nuove esperienze" racconta Marco Ghiani, un agricoltore che insieme alla moglie Carla Mura ha deciso di aprire la sua azienda agricola A Modo Nostro al mondo dell'esotico.
"Abbiamo aperto la nostra azienda nel 2017 e abbiamo sperimentato e studiato per trovare dei prodotti che potessero incrementare il reddito".
Sono così arrivati alla scelta finale di iniziare a coltivare kiwano, yacon e crosne.
Per l'azienda agricola la coltivazione di kiwano fa ben sperare dal punto di vista dei guadagni
(Fonte foto: Azienda agricola A Modo Nostro)
L'investimento iniziale è stato importante? E dopo quanti anni gli impianti sono entrati in produzione?
"L'investimento iniziale non è stato importante, avendo iniziato con pochi semi presi più che altro per curiosità. Nel tempo - spiega Marco - siamo riusciti ad adattare i frutti al nostro clima. Per il kiwano ci sono voluti circa tre anni di adattamento prima di poter ricavare il seme adatto alla zona e avere una buona produzione. Per yacon e crosne abbiamo avuto un adattamento quasi immediato".
Laconi infatti si trova tra le montagne di Oristano e a primo impatto il clima della zona non sembrerebbe del tutto idoneo per queste tre coltivazioni, ma se "fino a pochi anni fa avevamo inverni lunghi con nevicate annuali ed estati brevi e calde, questi ultimi inverni sono stati caldi e secchi con estati più lunghe e torride". Dunque un clima ideale per le produzioni esotiche.
Yacon è originario del Sud America
(Fonte foto: Azienda agricola A Modo Nostro)
Un tris tutto esotico
Kiwano è un frutto dall'aspetto particolare originario dell'Africa meridionale. Ha "una quantità elevata di vitamine e minerali e il frutto ha una consistenza gelatinosa. Può esser consumato in due modi: crudo ha il gusto simile al cetriolo, maturo ricorda il kiwi e la banana, da questo il nome kiwano" spiega Ghiani.Fino ad ora nell'azienda non hanno avuto particolari problemi dal punto di vista delle malattie e dei parassiti, ma la pianta di questo frutto a fine stagione può essere attaccata dalla peronospora.
Yacon invece "è originario del Sud America (zona delle Ande)". La sua particolarità è che è un frutto che cresce sottoterra, viene infatti "considerato un tubero". "La sua polpa è dolce, è ricco di sostanze nutritive e dà un senso di sazietà. Può essere consumato anche dai diabetici ed ha un gusto simile alla pera nashi".
Yacon è un frutto che cresce sottoterra
(Fonte foto: Azienda agricola A Modo Nostro)
Un piccolo tubero originario dell'Oriente, Cina e Giappone, è invece crosne. "La sua forma ricorda quella di un lombrico, è di un bel colore bianco perlato ed ha il gusto del carciofo, ma più delicato".
Oggi, a livello di ettari, la coltivazione di queste produzioni esotiche è ancora limitata "in quanto siamo ancora in fase di avvio e di riproduzione dei semi", ma dal punto di vista dei ricavi e dei guadagni fa già ben sperare, soprattutto il kiwano. Da quest'ultimo "riusciamo a ricavare un buon prezzo e un notevole successo, prima per il suo aspetto curioso e poi per il gusto" spiega il titolare dell'azienda agricola. "Per quanto riguarda yacon e crosne valuteremo quest'anno in quanto il prodotto non è stato venduto, ma conservato per la risemina del 2020".
A causa delle piogge incessanti dello scorso novembre l'azienda non è riuscita a raccogliere crosne
(Fonte foto: Azienda agricola A Modo Nostro)
Il consumatore come ha reagito, è aperto al nuovo o è diffidente?
"E' rimasto incuriosito e la maggior parte delle persone ha acquistato per provare un prodotto nuovo. Chi ha apprezzato il gusto ha acquistato di nuovo. In generale le persone sono aperte alle novità e ai nuovi gusti".
Guardando al futuro cosa pensate e quali nuove sfide avete in programma?
"L'azienda è piccola e possiamo contare su una superficie di pochi ettari, quindi è necessario mettere in moto sempre nuove idee e cercare di seguire i gusti della gente. Tutto ciò senza mai dimenticare il rispetto per l'ambiente e per il nostro territorio".
Per questo l'azienda agricola è in continua sperimentazione e "abbiamo una rosa di prodotti già in campo indirizzati ad un target specifico di persone, ad esempio abbiamo in fase di avvio curcuma e zenzero", afferma Ghiani.
Senza però dimenticare una produzione per così dire più tradizionale: coltivano e trasformano anche frumento duro e tenero. "Abbiamo riportato in montagna legumi come ceci e lenticchie che erano scomparsi dalle coltivazioni e abbiamo avviato un piccolo zafferaneto che anno dopo anno sta crescendo. Vorremmo rilanciare la montagna con i suoi prodotti di alta qualità e dimostrare che nonostante i cambiamenti climatici è ancora possibile fare agricoltura".
A Modo Nostro si trova "su un tacco di Laconi a circa 6 chilometri dal paese in Località Su Lau. I terreni sono molto pietrosi e in alcune parti risultano difficili da lavorare. Ovviamente - conclude Marco Ghiani - non si può puntare sulla quantità, ma la qualità dei prodotti è molto buona. Come in ogni mestiere le difficoltà si alternano a periodi positivi. La criticità maggiore è creare reddito e trovare le giuste produzioni in queste terre".
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Azienda agricola A Modo Nostro - pagina Facebook
Località Su Lau
09090 Laconi (Or), Sardegna
E-mail: az.amodonostro@gmail.com