Nell'ultima seduta, la Giunta regionale veneta, su proposta dell'assessore all'Agricoltura Franco Manzato, ha approvato la disciplina regionale per la concessione degli indennizzi agli agricoltori che hanno dovuto distruggere le piante di actinidia per prevenire il diffondersi del cancro batterico della pianta.

"Abbiamo stanziato complessivamente più di 281 mila euro – spiega l'assessore Manzatoda assegnare alle imprese agricole per risarcirle dei danni subiti, con un criterio di distribuzione che tiene conto dell'età degli impianti, favorendo quelli più vecchi".

"Per limitare la pericolosità della batteriosi nei nostri territori – aggiunge Manzato – come già dimostrato dalla situazione verificatasi, ad esempio, nella regione del Lazio, è fondamentale procedere con l'estirpazione delle piante colpite: in base alle attuali conoscenze scientifiche, infatti, non esistono metodi di difesa attiva per sconfiggere questo cancro batterico".

Potranno usufruire dell'aiuto le aziende condotte da imprenditore agricolo, iscritte all'Anagrafe regionale del Settore primario, che abbiano provveduto o debbano procedere alla distruzione degli impianti frutticoli contaminati. Le domande per ottenere la concessione degli indennizzi devono essere presentate all'Unità periferica per i Servizi fitosanitari di Verona entro trenta giorni dalla data di pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto del provvedimento.