La proroga di cinque mesi del periodo transitorio di operatività del Sistri e del sistema sanzionatorio, annunciata dal ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, è stata accolta con soddisfazione da Confagricoltura.
"In questo modo - dice l'organizzazione - si tiene conto degli oggettivi problemi riscontrati sul territorio, a pochi giorni dall'entrata in vigore delle sanzioni, prevista per il primo gennaio 2011; e si consente a tutto il sistema imprenditoriale di adeguarsi alle nuove complesse procedure e attuare gli interventi sul sistema informatico e gestionale indispensabili per operare nel rispetto delle disposizioni di legge".
Per raggiungere questi obiettivi, ha detto Confagricoltura, sarà determinante il Comitato di indirizzo, con la partecipazione delle organizzazioni imprenditoriali, la cui istituzione è stata annunciata dal ministro dell'Ambiente, con il compito di verificare periodicamente lo stato di avanzamento del Sistri al fine di garantirne l'operatività entro la nuova data prevista.
Sottolinea l'organizzazione degli imprenditori agricoli: "L'ulteriore periodo di tempo concesso, congiuntamente alle altre specifiche semplificazioni previste per il settore agricolo all'interno del decreto legislativo 205/10 che recepisce la direttiva rifiuti, recentemente pubblicato, consentirà, come già sollecitato da Confagricoltura, una applicazione graduale del Sistri".
D'altra parte le aziende agricole soggette al Sistri hanno riscontrato problemi analoghi alle altre attività imprenditoriali: ritardi nella distribuzione dei dispositivi Usb e nell'installazione delle black box, alcuni difetti strutturali nell'hardware e nel software, formazione degli operatori ancora insufficiente.
Tra le richieste specifiche avanzate da Confagricoltura al ministero dell'Ambiente, ci sono quelle di completare a livello territoriale una serie di attività; dalla sottoscrizione delle convenzioni per ottenere l'esenzione transitoria per le imprese agricole produttrici di rifiuti pericolosi fino a 100 kg/litro, alla definizione di specifici accordi di programma a livello provinciale volti a gestire in maniera ottimale e semplificata il sistema (su questo aspetto sono stati già avviati contatti con l'Unione delle Province d'Italia).
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Fonte: Confagricoltura