"Le Regioni avrebbero dovuto affrontare la questione delle regole di coesistenza tra coltivazioni convenzionali, biologiche e geneticamente modificate. Prendiamo atto che non c'è la volontà dei governatori regionali di operare in tal senso, e che si mira ad impedire ciò che le disposizioni europee consentono". E' questo il commento di Confagricoltura sul tavolo degli assessori regionali sulle linee guida di coesistenza.

"Le norme sulla coesistenza devono appunto occuparsi di coesistenza – rileva Confagricoltura – e non costituire un vincolo per non realizzarla. Va corretta in maniera sostanziale questa impostazione. La materia va regolata come ha deciso il Consiglio di Stato; a questo punto il ministro Galan eserciti il potere decisionale che le Regioni non vogliono attuare. E comunque è giunto il momento di definire con chiarezza come va esercitato, in materia agricola, il rapporto Stato-Regioni; i veti reciproci non fanno certo bene all'agricoltura ed al Paese".