"Il nuovo quadro legislativo comunitario sugli Ogm finirà per aumentare la confusione, creando disparità di trattamento tra gli agricoltori dei vari Stati membri e disorientando i consumatori". Confagricoltura esprime insoddisfazione per la decisione della Commissione Ue di delegare agli Stati membri l'autorizzazione alle coltivazioni biotech.

"Non ci è piaciuto l'atteggiamento pilatesco della Commissione che se ne lava le mani e non decide su un tema su cui andava fatta chiarezza – è il commento di Confagricoltura – Attendevamo da Bruxelles soluzioni univoche per tutti gli Stati membri e un riconoscimento al ruolo della ricerca scientifica che deve essere alla base delle decisioni politiche. Gli Stati membri invece potranno decidere sull'onda delle emotività e delle strumentalizzazioni". 

Tutto ciò, precisa Confagricoltura, non porterà alcun vantaggio per quei consumatori che aspirano all'Ogm-free, perché restano a Bruxelles le autorizzazioni all'utilizzo per fini alimentari o mangimistici degli Ogm (anche di importazione). 

"Alla fine – sottolinea ancora Confagricoltura – si è acuito il 'paradosso degli Ogm' che li vuole importati dall'estero ma non coltivati, come avviene oggi in Italia e in Europa".