All'incontro con gli assessori regionali all'Agricoltura svoltosi ieri 8 maggio 2010 il ministro Galan ha sottolineato l'importanza di un'intesa Stato-Regioni sulle linee guida di coesistenza tra colture Ogm, convenzionali e biologiche, oltreché la definizione dei protocolli di sperimentazione: una posizione pienamente condivisa da Confagricoltura.

Oltre alla coesistenza e alla sperimentazione il titolare delle Politiche agricole aveva parlato delle domande di autorizzazione alla coltivazione, presentate da circa 330 aziende ai sensi del D. Lgs. 212/2001. La legge, come ha ricordato il ministro, impone di portare avanti le istruttorie, concetto per altro ribadito recentemente da una sentenza del Consiglio di Stato.

"L'urgenza - ha sottolineato all'incontro con gli assessori regionali il presidente di Confagricoltura, Vecchioni - è anche relativa alla proposta di Bruxelles che punta a modificare la normativa Ue in vigore del 2001, lasciando agli Stati membri la libertà di proibire, restringere o impedire la coltivazione di Ogm sul proprio territorio, senza ricorrere a giustificazioni legate all'ambiente o alla salute dei cittadini. Gli imprenditori di Confagricoltura chiedono di poter costruire il loro futuro su scelte libere da ideologie preconcette e confortate dalle valutazioni della comunità scientifica internazionale. Vogliamo poter disporre di ogni innovazione messa a disposizione dalla ricerca per adeguare la competitività delle nostre imprese a quella della concorrenza globale. Tutto ciò sulla base di serie basi scientifiche e altrettanto seri passaggi politici, ispirati da un pensiero libero e liberale nell'approccio con il mercato".