Sta per entrare in vigore il nuovo regolamento europeo sull'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari (vedi articolo) il quale prevede per la prima volta la valutazione comparativa del rischio che, semplificando, prevede che i prodotti più sicuri dal punto di vista tossicologico e ambientale “buttino fuori” dal mercato quelli più pericolosi, che potranno continuare a essere impiegati solo in assenza di soluzioni alternative. Ovviamente il meccanismo non è così brutale, ma per i dettagli rimandiamo i lettori alla lettura del regolamento o li invitiamo ad aspettare i prossimi articoli di approfondimento che pubblicheremo sul tema.

In presenza di provvedimenti così drastici, per evitare il proliferare di cause legali (che sicuramente ci saranno ugualmente) occorre che il meccanismo decisionale sia attuato nella più assoluta trasparenza. Qual'è la situazione nei principali paesi europei?

Il Regno Unito: alla perfida Albione il database più accessibile

Il leggendario Pesticides Safety Directorate (ora si chiama CRD, Chemicals Regulation Directorate) l'agenzia britannica per l'approvazione dei prodotti fitosanitari e dei coadiuvanti, mette a disposizione dei navigatori di internet tutta una serie di banche dati dalla consultazione semplice e veloce: dall'archivio dei prodotti, che comprende anche quelli revocati e soggetti a limitazioni, si passa a quello dei coadiuvanti, a quello delle importazioni parallele. I prodotti possono essere ricercati anche per coltura e per ogni record è disponibile l'intero storico delle decisioni prese nell'arco degli anni. L'unica pecca è l'assenza dell'etichetta, anche se i provvedimenti di registrazione riportano dettagliatamente le condizioni di autorizzazione (colture, dosi, tempi di carenza, etc.) e le informazioni da riportare nella stessa. Come per molti altri paesi europei e contrariamente all'Italia, l'etichetta non fa parte dell'atto di autorizzazione e la stesura della stessa è a cura del titolare, a patto che riporti tutte le informazioni obbligatorie e che non ne inserisca di contraddittorie. La trasparenza è massima: le minute di tutte le riunioni del Comitato Consultivo sui Pesticidi (Advisory Committee on Pesticides) sono in linea sin dal 2000. In queste minute sono riassunte brevemente tutte le decisioni prese riguardo le sostanze attive e i singoli formulati.

BVL in Germania: precisione ma anche lingua teutonica

Il portale dell'autorità tedesca che si occupa dell'autorizzazione dei prodotti fitosanitari (BVL: Ufficio Federale per la protezione del consumatore e la sicurezza alimentare) mette a disposizione dei navigatori germanofoni (solo le pagine introduttive sono disponibili anche in inglese) un completo archivio consultabile per nome, numero di registrazione, principio attivo, tipologia, coltura e addirittura fitoparassita. Le informazioni non vanno però oltre le condizioni di autorizzazione. I titolari di domande possono però seguire sul web, dopo essersi registrati ed avere ricevuto il cosiddetto “certificato digitale”, indispensabile per evitare intrusioni da terzi non coinvolti nel processo, tutto l'iter di valutazione della propria documentazione, il tutto sfortunatamente solo in tedesco.

La Francia: il dualismo tra il ministero dell'agricoltura e l'agenzia francese per la sicurezza alimentare (Afssa)

L'Afssa (Agence Française de Sécurité Sanitaire des Aliments - Agenzia Francese per la Sicurezza Sanitaria Alimentare), è un'agenzia indipendente creata nel 1999 ed è sotto la supervisione del Ministero Francese della Sanità, Agricoltura e delle politiche dei Consumatori. Rappresenta la Francia presso l'EFSA e dal 2006 è l'ente francese di riferimento per la registrazione dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti, attività la cui responsabilità è stata tolta d'imperio alla DGAL (Direction General de l'ALimentation), direzione del Ministero dell'Agricoltura Francese, per conferire maggiore trasparenza all'intero processo. Al Ministero sono rimaste solo le competenze di carattere burocratico, quale la stesura e l'inoltro dei certificati di registrazione e poco altro, ma tutte le decisioni relative ai prodotti sono di competenza dell'AFSSA. E all'insegna della più totale trasparenza, grazie anche alle pressanti richieste dei potentissimi apicoltori transalpini, tutte le decisioni relative ai prodotti fitosanitari (1534, dal 2006 a oggi) sono consultabili sul portale dell'Agenzia. Anche dal punto di vista informatico al Ministero dell'Agricoltura sono rimaste competenze “burocratiche”: il cliccatissimo portale “E-phy” è il database francese dei prodotti fitosanitari, che contiene, oltre alle consuete informazioni anagrafiche, anche gli impieghi, i dosaggi e i fitoparassiti di ogni prodotto autorizzato in Francia.

Spagna: come per la Germania, nessuna apertura linguistica e solo le informazioni essenziali

Il database dei prodotti fitosanitari autorizzati in Spagna è gestito dal Ministero dell'Ambiente, dell'Agricoltura e della Pesca e contiene l'anagrafica completa dei prodotti, compreso il certificato di registrazione. Si possono effettuare ricerche anche per coltura e avversità, ma non sono accessibili le decisioni di autorizzazione, come peraltro anche in Germania.

E in Italia? Problemi di abbondanza, ma luci e ombre sulla trasparenza

Il portale del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali mette a disposizione un database accessibile per nome, numero di registrazione, tipo di prodotto e stato amministrativo. Rispetto ai paesi appena descritti gestisce anche i prodotti revocati, ma senza informazioni sui tempi di smaltimento scorte, ma pubblica anche l'etichetta autorizzata del prodotto. Per ogni prodotto non è disponibile lo storico, ma in un'apposita sezione del sito vengono pubblicati i provvedimenti in ordine cronologico, spesso disponibili anche sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Le decisioni riguardanti ogni prodotto non sono pubblicate su internet ma possono essere comunicate al titolare della domanda dietro apposita richiesta scritta.

Conclusione

La nostra scelta per ora va al sito dell'AFSSA per la maggiore trasparenza, anche se l'organizzazione del sito inglese è molto curata. Alle nostre autorità una sufficienza sulla fiducia, sperando che seguano quanto prima l'esempio transalpino.

Linkografia

CRD Chemicals Regulation Directorate (Regno Unito): http://www.pesticides.gov.uk/

BVL: Ufficio Federale per la protezione del consumatore e la sicurezza alimentare (Germania): http://www.bvl.bund.de/cln_007/nn_492012/DE/04__Pflanzenschutzmittel/...

Agence Française de Sécurité Sanitaire des Aliments - Agenzia Francese per la Sicurezza Sanitaria Alimentare: http://www.afssa.fr/

Spagna: http://www.mapa.es/es/agricultura/pags/fitos/registro/menu.asp

Raccolta dei siti internet delle autorità europee (a cura dell'EPPO): http://www.eppo.org/PPPRODUCTS/information/information_ppp.htm