Per limitare la diffusione del "colpo di fuoco batterico" e prevenire danni alle aree verdi e frutticole, il Servizio fitosanitario regionale ha emanato un provvedimento che proroga di altri 3 anni, fino al 31 dicembre 2010, il divieto di messa a dimora in Emilia-Romagna di biancospini, azzeruoli e di altre piante ornamentali del genere Crataegus. Il provvedimento (Determinazione n. 15904 del 29 novembre 2007) è pubblicato sul Bur n. 184 del 19 dicembre 2007 e nel sito www.ermesagricoltura.it. Negli ultimi anni il "colpo di fuoco batterico " causato da Erwinia amylovora ha interessato piante ornamentali e spontanee, biancospini in particolare. I nuovi impianti di azzeruolo (Crataegus azarolus), biancospini (Crataegus monogyna, C. levigata) e altri Crataegus ornamentali sono ancora vietati in Regione per contenere i danni ambientali e tutelare le produzioni di pero e melo. Il divieto di impianto di biancospini e altri Crataegus è in vigore in Emilia Romagna dall’autunno 2001 ed era stato già prorogato nel 2004 fino alla fine del 2007. Il divieto si riferisce esclusivamente ai nuovi impianti, e riguarda gli operatori del settore (vivaisti e progettisti del verde) e il privato nel proprio giardino. Saranno Servizio fitosanitario, Enti locali (Province, Comuni e Comunità montane) e Corpo forestale dello Stato a vigilare sulla corretta applicazione del provvedimento. Per chi non rispetterà il divieto e non estirperà le piante entro i termini previsti dalla legge sono previste sanzioni da 200 a 1200 euro, o di importo raddoppiato se a commettere la violazione saranno vivaisti o ditte professionalmente impegnate nella realizzazione o nella manutenzione di parchi o giardini.