Il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan ha tenuto una conferenza stampa sulle energie rinnovabili per lanciare, come ha spiegato lui stesso, un messaggio rassicurante. 

"C'è stato un allarme ingiustificato sulle decisioni del consiglio dei ministri" ha detto il ministro. 

"Non c'è nessun blocco, anzi, la verità è che è stato tolto il limite di 8 mila megawatt" agli aiuti al fotovoltaico, ha detto il ministro. 

"Resteranno investimenti significativi ed importanti e gli incentivi continueranno ad esserci", anche se in quantità minore rispetto al passato, ha proseguito, pur senza precisare di quanto saranno inferiori. 

Quel che è chiaro, secondo quanto detto da Galan, è che in seguito a questa scelta non dovranno esserci aggravi per le bollette degli italiani. La definizione dei contributi dello Stato, nell'ambito del IV° Conto energia, avverrà entro la fine di marzo, ha assicurato il ministro. 

"Io stesso mi farò promotore di convocare quanto prima l'incontro con i ministri Romani e Prestigiacomo per definirlo al più presto", ha assicurato. Galan ha ribadito che il decreto legislativo apre importanti opportunità di reddito integrativo per gli agricoltori sia per quel che concerne il fotovoltaico sia per le biomasse. 

"C'è un piano Marshall di investimenti complessivi da miliardi di euro, bisognava decidere a chi destinarli - ha proseguito - e una parte di questi andranno agli agricoltori". 

D'altronde, secondo il ministro, per il settore agricolo non è il caso di pensare a impianti su grandi estensioni: "opportunità di sviluppo per l'agricoltura non significa affittare le terre per fare mega impianti", ha affermato. E questo, ad avviso di Galan giustifica i limiti imposti (massimo un megawatt, distanze minime, minori incentivi per gli impianti 'a terra'). 

Per quanto riguarda le biomasse, Galan ne ha sottolineato il grande interesse in particolare per gli impianti zootecnici intensivi caratteristici della produzione italiana, invitando a non sottovalutare le opportunità offerte anche da questo tipo di energie rinnovabili. 

"Si trattava di coniugare interesse di sviluppo industriale, vocazione agricola dei territori, attività imprenditoriale agricola e tutela del paesaggio", ha concluso il ministro, secondo il quale "è questo il tipo di provvedimenti che contribuisce a cambiare in positivo l'aspetto del nostro Paese".