Il consumo di ciliegie negli ultimi anni è cresciuto. Lo certifica una ricerca Cso del 2019, su dati del periodo 2003-2013, che indica un incremento del 20%. Negli ultimi sei anni l'andamento è rimasto sostanzialmente stabile, con valori attorno alle 200mila tonnellate.

Un mercato, quello delle ciliegie, che può quindi rappresentare un'interessante opportunità per il produttore che vuole fare reddito e che vuole convertire il proprio indirizzo produttivo. Da anni i Salvi Vivai organizzano una giornata dimostrativa d'impianti innovativi presso il campo sperimentale di Runco di Portomaggiore (Fe). Quest'anno, vista la situazione legata al Covid-19, l'evento è stato online, registrandoti gratuitamente potrai vedere il video dell'evento: alla pagina eventi di Salvi Vivai o nella pagina specifica del webinar.

"Abbiamo voluto essere presenti anche quest'anno - spiega Silvia Salvi - perché per Salvi Vivai il progetto ciliegio è molto importante. Negli ultimi dieci anni il ciliegio ha avuto un trend di crescita molto alto a livello mondiale, occupando lo spazio di colture che precedentemente erano in certi areali, e in poco tempo ha avuto una rivoluzione tecnologica veramente importante. E' anche per questo che ha avuto molto successo anche tra i produttori".

 
Ciliegio senza scale, dei Vivai Salvi
Un momento dell'edizione 2019 dell'incontro Vivai Salvi per mostrare il ciliegio senza scale
(Fonte foto: © Salvi Vivai)


"Oggi il ceraseto - spiega Jacopo Diamanti, responsabile Ricerca e sviluppo di Salvi Vivai - per essere redditizio deve avere certe caratteristiche: impianto con altezza massima di 2,5 metri (per operazioni senza scale), alta o altissima densità di alberi (tra le 5.500 e le 6mila piante per ettaro), che i ciliegi entrino presto in produzione e che diano ciliegie grosse e buone. Ogni pianta di ciliegio produce una media di 2-2,2 chilogrammi di ciliegie, la resa quindi supera le 13 tonnellate ad ettaro, con calibri dei frutti sempre superiori a 28 mm".

Le varietà usate sono: Rita* (-8), Sweet Aryana® PA1UNIBO* (+3 gg da Burlat), Sweet Lorenz® PA2UNIBO* (+6), Vera* (+8), Sweet Gabriel® PA3UNIBO* (+10), Carmen* (+10), Grace Star* (+12), Sweet Valina® PA4UNIBO* (+20), Sweet Saretta® PA5UNIBO* (+23), Sweet Stephany® PA7UNIBO* (+27) e Alex® Axel* (+34). Tutte le varietà Sweet presentano un ottimo sapore dolce (18 gradi Brix), uniformità del sapore all'interno del gruppo, ottimo colore rosso cupo e brillante (4-6 CTIFL code), elevata durezza della polpa (0,40 kg/cm²), calibro minimo di 28 mm ed un periodo di raccolta che copre con continuità circa 5-7 settimane.

Massimo Beltrami, uno storico produttore di queste varietà e che utilizza impianti ad alta densità, si dice pienamente soddisfatto della scelta e pronto a rifarla in qualsiasi momento: "Il mercato chiede determinate produzioni e questi impianti le rendono possibili. Credo che le altre tipologie diminuiranno sempre di più, in una frutticoltura professionale".

 
Ciliegio senza scale dei Salvi Vivai, permette di avere ciliegie di 28 mm e oltre
Ciliegie calibro 28 mm ed oltre, per seguire le richieste del mercato
(Fonte foto: © Salvi Vivai)


"Il progetto ceraseto senza scale - spiega Michele Giori, tecnico di Salvi Vivai - ha come elemento chiave l'uso di astoni ben lignificati e con internodi corti. Queste qualità permettono di ottenere una taglia ridotta, un'entrata in produzione anticipata (già al secondo anno raccogliamo 0,4-0,7 kg per pianta) e una grande ricchezza di germogli e rami laterali utili alla produzione di frutti".

Le piante sono innestate su portinnesti nanizzanti (in primis Gisela 5) che evitano l'eccessivo sviluppo in altezza e che facilitano, dunque, anche le operazioni di raccolta. "La ridotta dimensione permette la copertura monofila delle piante, per avere protezione contro pioggia ed insetti. E' possibile anche realizzare coperture antigrandine. Un aspetto di fondamentale importanza sta nella parte ipogea: le radici delle piante devono ricevere costantemente acqua e nutrimento, e per questo motivo è presente un impianto d'irrigazione a goccia. E' indispensabile porre dei tensiometri per misurare costantemente l'umidità all'apparato radicale".