"E' una modifica necessaria in quanto tutta la competenza su tutta la procedura è passata dall'ufficio frutti-viticoltura all'ufficio zootecnia - sottolinea Arnold Schuler, assessore provinciale all'Agricoltura - l'adeguamento consentirà agli agricoltori di avere accesso a procedure più snelle e semplificate rispetto al passato".
Chi presenta domanda di contributo per le coltivazioni di segale, grano, kamut, orzo, avena e farro, deve rinunciare all'utilizzo di sementi conciate o geneticamente modificate, ai prodotti fitosanitari, fertilizzanti minerali e fanghi di depurazione, oltre a dover ruotare le colture in modo tale che la coltivazione dei cereali sulla stessa superficie non superi i due anni.
Rispettando questi criteri e coltivando almeno 0,6 ettari, si accede a un contributo annuo pari a 500 euro per ettaro.
"Con questo aiuto - sottolinea il presidente della provincia Arno Kompatscher - puntiamo a sostenere la biodiversità del nostro territorio, contribuendo a migliorarlo dal punto di vista non solo naturalistico, ma anche paesaggistico".
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Fonte: Provincia autonoma di Bolzano
Autore: Lorenzo Pelliconi