Questo l’obiettivo del progetto Esta (European seed treatment assurance scheme) presentato giovedì scorso a Bologna in occasione dell’assemblea annuale di Assosementi da Amalia Kafka, responsabile del progetto dell’Associazione sementiera europea (Esa).
Il progetto Esta nasce su iniziativa dell’Associazione sementiera europea (Esa) per garantire una concia realizzata in modo rigoroso e altamente professionale. L’adesione ai protocolli Esta obbliga le aziende sementiere a certificare l’efficienza degli impianti e la qualità del processo di concia, con il controllo del residuo finale di polveri.
I protocolli Esta coprono tutto il processo di trattamento delle sementi, dallo stoccaggio dei concianti fino al confezionamento e alla gestione dei rifiuti e sono aperti ad ogni tipologia di seme. Gli audit saranno eseguiti da enti di certificazione indipendenti e consentiranno alle aziende accreditate di esporre il logo Esta sulle sementi confezionate a garanzia della qualità dei processi di lavorazione.
“La concia delle sementi è un processo determinante per offrire agli agricoltori sementi sicure, contribuendo ad abbassare i costi colturali e ottenere rese più elevate - ha commentato Guido Dall’Ara, presidente di Assosementi, l’associazione che riunisce le aziende sementiere in Italia - Assosementi sta lavorando per sostenere Esta nel nostro Paese. Una concia di qualità, realizzata all’interno di impianti sementieri gestiti in modo altamente professionale, garantisce l’applicazione di una ridotta quantità di sostanza attiva direttamente sul seme, in misura nettamente inferiore rispetto alla distribuzione sulle colture in pieno campo”.
Durante la presentazione di Esta sono state illustrate le esperienze della prima azienda italiana ad avere adottato lo schema europeo, di un ente certificatore accreditato, del Convase, il Consorzio per la valorizzazione delle sementi che dal 2001 sta portando avanti in Italia una analoga iniziativa sui cereali a paglia, ed infine della Germania e della Francia dove lo schema Esta coesiste con gli standard nazionali SeedGuard e Pqp (Plan Qualité Poussières).
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Fonte: Assosementi