“L’Europa conta oltre 7.000 aziende che sono coinvolte nel settore sementiero, per soddisfare la domanda di 12 milioni di coltivatori e di oltre 500 milioni di consumatori - ha dichiarato Paolo Marchesini, presidente di Assosementi -. In uno scenario così ampio è fondamentale un corpo legislativo con regole equilibrate e controlli efficienti per tutelare tutti gli operatori presenti sulla filiera". “Il progetto di regolamento, che riunisce le 12 direttive oggi in vigore per l’intero settore, intende razionalizzare il quadro normativo esistente senza fare venire meno la tutela dell’utilizzatore. La presenza di regole è necessaria non solo per le grandi aziende, ma soprattutto per quelle medio piccole, che sono la stragrande maggioranza in Europa, ed anche per coloro che sono interessati alle varietà da conservazione e ai vecchi materiali”.
“Un aspetto delicato della proposta sono le deroghe previste a favore delle micro-imprese. In Italia sono riconducibili alla categoria delle micro-imprese oltre il 60% delle aziende sementiere e la quasi totalità delle imprese vivaistiche, viticole e frutticole - ha sottolineato Marchesini-. Immaginare che tutte queste aziende possano commercializzare i loro materiali di moltiplicazione senza alcun tipo di controllo rappresenterebbe un passo indietro rispetto alle garanzie oggi presenti. Auspichiamo - ha concluso Marchesini - che attraverso questa revisione si rafforzi la tracciabilità del sistema produttivo agricolo”.
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Fonte: Assosementi