Il mais è la colonna portante non solo di numerose filiere tipiche di qualità, come quelle dei salumi o dei prodotti caseari di pregio. Fatto sconosciuto ai profani, questa coltura color oro rientra anche nella produzione di prodotti di uso quotidiano come farmaci, cosmetici, conservati, snack, materie plastiche, oli, carta, collanti, coloranti, tessuti. In futuro, il mais appare inoltre destinato a diventare sempre più importante per la produzione di energia e bio-carburanti. Per questo, sorge l’esigenza di massimizzarne la produttività, minimizzando al contempo i costi produttivi. Trend relativamente recente, nelle campagne così come in città, si parla sempre più spesso di sostenibilità della maiscoltura. Per questo l'incremento di produttività va ricercato riducendo al contempo l’eventuale impatto ambientale in senso lato della coltura.
Il "Progetto Terreni" di Pioneer Hi-Bred Italia mira proprio ad accrescere la sostenibilità ambientale e la redditività economica della coltura del mais, proponendo alle aziende agricole piani di fertilizzazione studiati ad hoc, sulla base delle caratteristiche chimico-fisiche del suolo e dei fabbisogni delle diverse colture e delle diverse varietà. Sostenibilità ambientale, dunque, in quanto si evitano da un lato i noti fenomeni di impoverimento della fertilità del terreno, dall'altro evita lo spreco di fertilizzanti, con i conseguenti rischi di inquinamento ambientale. Grazie poi alla possibilità offerta da Pioneer di analizzare anche reflui e digestati, questo strumento assume un elevato valore soprattutto per le aziende zootecniche, anche alla luce della recente deroga alla Direttiva Nitrati richiesta dall’Italia per adeguare la normativa europea in materia di fertilizzazione.
Nell’arco del primo decennio di attività sono stati raccolti e analizzati complessivamente circa 58 mila campioni di suolo, i quali fanno ora parte dell’"Archivio Terreni Pioneer". Questa appare al momento come la più grande raccolta di terreni esistente in Italia: una vera e propria banca dati della fertilità dei nostri suoli, con in media un campione di suolo ogni 20 ettari coltivati a mais. Per supportare un’operazione di questa portata, Pioneer Hi-Bred Italia si è dotata di un laboratorio di analisi presso la propria sede di Cremona, in grado di sostenere una mole di lavoro di oltre 7 mila campioni di terreno analizzati all’anno.
L’agricoltore che sceglie di aderire al "Progetto Terreni" di Pioneer viene fornito di un kit di campionamento e delle relative istruzioni per raccogliere un campione rappresentativo del proprio appezzamento. Il campione viene poi inviato al laboratorio di analisi Pioneer dove, grazie alla tecnica di spettrografia NIR (Near Infrared,“vicino all'infrarosso”), vengono misurati i vari parametri. I risultati di laboratorio sono poi elaborati dai tecnici del Servizio Agronomico Pioneer che con un moderno software genera il piano di concimazione ideale per esaltare le caratteristiche del mais che si intende seminare.
“Con l’analisi dei reflui che abbiamo introdotto recentemente, il Progetto Terreni si arricchisce di un ulteriore strumento per rendere la maiscoltura ancora più sostenibile - commenta Giovanni Marzi, Marketing Manager di Pioneer in Italia - Liquami zootecnici e digestati, infatti, pur rappresentando prodotti di scarto del comparto zootecnico e bio-energetico, presentano ancora un alto valore fertilizzante che potrà essere utilizzato secondo i limiti imposti dalla Direttiva Nitrati. Conoscere l’esatta composizione chimica di questi materiali significherà, quindi, valorizzarne l’utilizzo, a beneficio delle aziende, che potranno integrarli nei piani di fertilizzazione senza inquinare, ottimizzando le risorse aziendali e massimizzando il ritorno economico dell’investimento”.
Per migliorare ulteriormente il servizio di campionamento e analisi dei terreni, Pioneer si è recentemente dotata di duenuovi mezzi di supporto specificatamente pensati per questo progetto. Un Quad attrezzato con un carotatore pneumatico, per prelevare i campioni in maniera rapida e versatile con la possibilità di geo-referenziare i punti di raccolta e un Laboratorio Mobile realizzato su un veicolo Hummer, in grado di svolgere le analisi dei terreni in tempo reale e direttamente in azienda. Un’iniziativa innovativa, che vuole essere una risorsa per le aziende, in grado di apportare grandi benefici anche all’ambiente e di conseguenza a tutta la comunità.