Nella tradizione dell'azienda Cesenate Vitroplant c'è sicuramente l'actinidia. La Vitroplant di Cesena è un'azienda leader nel settore del vivaismo frutticolo e grazie all'esperienza maturata nel corso degli anni ha ottenuto e diffuso portainnesti micropropagati certificati Virus-Esenti e autoradicati di actinidia, pero, vite, pesco e albicocco. Inoltre, grazie allo studio di ricerca sul miglioramento genetico sono state ottenute e divulgate alcune varietà di vite da tavola, actinidia e carciofo.

 

I risultati confermati nel tempo

La cultivar dell'actinidia è inserita nel catalogo di Vitroplant visto l'attività di ricerca varietale svolta che ha portato ad ottenere cultivar come Hayward Cl.K (clone migliorativo di Hayward per uniformità e qualità della pezzatura che matura 8 giorni prima di Hayward stesso), P1 Vitroplant (impollinatore di eccellente efficienza) e D1 Vitroplant (il solo portinnesto del kiwi testato per il calcare attivo e le condizioni meno favorevoli. Riduce i danni per carenza di freddo invernale nelle aree meridionali).

 

Le nuove proposte

Nell'actinidia le nuove varietà sono rappresentate dal kiwi Green Light®Convi* a tipologia verde e precoce e Soreli®* selezione di A.chinensis a polpa gialla e di grande interesse per aspetto, uniformità di pezzatura, precocità di maturazione e caratteristiche qualitative. Tra i portinnesti si hanno Belen* (impollinatore proposta per Soreli®*) e Z1 Vitroplant (portinnesto ibrido interspecifico consigliato per la resistenza agli stess ed alla clorosi ferrica per la buona affinità d'innesto). Inoltre Vitroplant presenta nel suo catalogo selezioni di A. arguta, pianta che produce frutti di 10/20 grammi, con sapore dolce ed aromatico, ricchi di vitamina C e con la capacità di essere coltivata fino a latitudini Nord di 46°. Le due cultivar sono Green Delight a polpa verde e Red Delight a polpa rossa.

 

Alcune informazioni sulla micropropagazione

La Vitroplant, nata nel 1980 grazie a Gilberto e Giuseppe Zuccherelli, è attualmente tra i leader del mercato europeo e nord africano nel settore del vivaismo frutticolo con le circa 10.000.000 di piantine da frutto all'anno prodotte. 'La storia della micropropagazione commerciale (o su larga scala) in Italia - spiega Carmine Damiano direttore del Cra, Centro Ricerca per la frutticoltura Roma - risale agli anni '60, quando in Liguria alcuni laboratori iniziarono un'attività di coltura in vitro basata sulla proliferazione meristematica di garofano e sulla moltiplicazione per protocormi di orchidee. Queste applicazioni si realizzavano in Italia 58 anni dopo il primo tentativo di Haberlandt di coltura in vitro di un tessuto di monocotiledone. Verso la fine degli anni '60, il risanamento da batteri e funghi di piante fruttifere arboree fu praticato da un vivaista privato, con l'assistenza dell'Istituto di Patologia Vegetale di Bologna. Queste attività, tuttavia, non presero in considerazione la possibilità di effettuare una moltiplicazione clonale su larga scala, quanto quella di ottenere 'stock foundations' di materiali risanati da batteri o da virus, anche associando alla coltura di meristemi i trattamenti termoterapici. Fu solo nel 1976 che si realizzò il primo grande laboratorio di micropropagazione italiano. Esso nacque dall'esigenza di eradicare fitoftore, antracnosi, virus, batteri e micoplasmi che infestavano i vivai e le coltivazioni di fragole della Romagna. Il Consorzio del Fragolone di Cesena si fece carico dell'allestimento del laboratorio (con il sostegno della regione Emilia-Romagna e con l'assistenza tecnica dell'Istituto Sperimentale per la Frutticoltura di Roma). Durante i primi 8 mesi furono prodotte circa un milione di plantule radicate della cultivar Gorella. Qualche mese dopo G. Zuccherelli, A. Venturi e C. Damiano presentarono il protocollo di micropropagazione del ‘Damasco 1869' alla Tavola Rotonda sulla Propagazione Massiva tenutasi a Gembloux; questo protocollo risultava essere il primo per le drupacee e seguiva solo quello per il melo, sviluppato in Inghilterra 5 anni prima. Con la costruzione di altri laboratori, in Romagna e in altre regioni, si assisteva nel 1991 alla produzione di circa 15 milioni di piante micropropagate, ottenute da una ventina di laboratori commerciali. Nella ricognizione effettuata nel 1999 i portinnesti di fruttiferi erano largamente dominanti, ma con una offerta crescente di ortaggi, piante ornamentali da fiore, da fronda o da interno, con ciò indicando anche un sensibile sforzo per incrementare e migliorare i protocolli di moltiplicazione in vitro di numerose altre specie. Gli ultimi dati produttivi si riferiscono ad un'indagine del 2006 che stimava la produzione italiana di piante radicate micropropagate in circa 30 milioni, comprendente 21 tipologie di raggruppamenti vegetali.'

 

Soreli, l'ultima sfida commerciale

E' una varietà di kiwi a polpa gialla costituita e licenziata dai ricercatori del Dipartimento Scienze agrarie ed ambientali dell'Università di Udine, Raffaele Testolin e Guido Cipriani. La varietà appare di grande interesse e prospettiva visto l'aspetto gradevole, l'uniformità di pezzatura, la precocità di raccolta e la polpa gialla dal sapore dolce. Selezionata nel 2005 da Guido Cipriani e Raffaele Testolin dell'Università di Udine con il codice Ac171.76, è originata da incrocio di A. chinensis A137 x A. chinensis A134.41 eseguito nel 1997. La pianta presenta epoca di germogliamento contemporanea ad Hayward, epoca di fioritura che anticipa Hayward di 9 giorni, un'elevata fertilità delle gemme, fiori singoli ed epoca di raccolta che anticipa Hayward di circa 30 gg.

I frutti sono di forma regolare ed allungata, colore della buccia marrone brillante, colore della polpa giallo intenso, peso medio dei frutti superiore a 100 g, una conservazione in frigo che arriva fino a 90-120 gg e con un giudizo al consumo che risulta molto interessante visto il buon equilibrio tra zuccheri ed acidità. L'impollinatore che viene consigliato è Belén (domanda di brevetto europeo n.20020864 del 14/06/2002 e brevetto attivo n.23148 del 07/07/2008 a nome dell'Università degli Studi di Udine), selezione maschile di Actinidia (A. chinensis) costituita da Raffaele Testolin dell'Università di Udine.

 

Selezione AC171.76
Pedigree A137 X A134.41
N.fiori/corimbo 1.0
Prod. 2002-2005
(n frutti/pianta)
183
Peso medio ponderato dei frutti (g) 127
Durezza alla raccolta (Kg/cm2) 4,5±2,3
RSR alla raccolta (°Brix) (a) 10,4±2,2
Conservazione in CA (gg) 60
Durezza dopo CA (Kg) 0,5±0,6
RSR al consumo (°Brix) 13,6±2,8
Colore della polpa Giallo
Accettabilità (1-5, Hayward=3,2) 3,1±0,6

 

 

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