Nel mondo agricolo, l'efficienza e la produttività sono fondamentali per affrontare le sfide di un settore in continua evoluzione.

 

E, per soddisfare le esigenze degli agricoltori è necessario disporre di attrezzature di alta qualità e tecnologicamente avanzate, realizzate a regola d'arte.

 

In questo contesto, la Vdma (Verband Deutscher Maschinen- und Anlagenbau) - associazione che rappresenta 3.600 aziende tedesche ed europee (22 italiane) di ingegneria meccanica e impiantistica - è un punto di riferimento per l'innovazione e l'efficienza tecnologica delle produzioni.

 

La Vdma è l'associazione dell’industria dell’ingegneria meccanica tedesca attiva sull'intero territorio europeo

La Vdma è l'associazione dell’industria dell’ingegneria meccanica tedesca attiva sull'intero territorio europeo

(Fonte foto: Vdma)

 

La novità: Vdma apre una sede a Bologna

Da maggio di quest'anno, Vdma è presente anche in Italia con una sede a Castel Maggiore, poco fuori Bologna. L'ufficio - inaugurato ufficialmente pochi giorni fa - è la quinta sede europea del Vdma dopo Bruxelles, Vienna, Maastricht e Varsavia.

 

"Vogliamo essere il contatto locale sia per un numero crescente di associati italiani del Vdma e per le filiali italiane degli associati tedeschi" spiega Raffaele Talarico, il nuovo direttore di Vdma Italia"L'obiettivo è di collaborare più strettamente nella trasformazione digitale ed ecologica" aggiunge Karl Haeusgen, presidente Vdma.

 

Raffaele Talarico è il nuovo direttore della sede bolognese della Vdma

Raffaele Talarico è il nuovo direttore della sede bolognese della Vdma

(Fonte foto: LucaBolognese)

 

L'obiettivo: Italia-Germania un rapporto più solido

L'apertura di una nuova sede italiana per Vdma non è un fatto casuale. Con l'autunno Italia e Germania firmeranno un Piano d'azione, già annunciato dai due governi, che rafforzerà la cooperazione e lo scambio economico tra i due paesi.

 

"Una più forte cooperazione tra Italia e Germania è un passaggio chiave per far progredire l'Europa. Ci auguriamo che davvero Berlino e Roma si impegnino ad elaborare una strategia binazionale da attuare insieme alle organizzazioni di settore" commenta Haeusgen.

 

I dati: più export in entrambe le direzioni

La produzione e commercializzazione di macchinari e impianti - dominata dalle piccole e medie imprese - svolge un ruolo particolarmente importante nello sviluppo economico di entrambi i paesi.

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I dati confermano il duplice ruolo dell'Italia come fornitore e cliente delle imprese meccaniche tedesche. L'Italia è infatti il quarto acquirente di macchine made in Germany e il secondo importatore di macchinari per il mercato tedesco (dopo la Cina).

 

Raffaele Talarico e Karl Haeusgen intervengono all'incontro di presentazione della sede italiana di Vdma

Raffaele Talarico e Karl Haeusgen intervengono all'incontro di presentazione della sede italiana di Vdma

(Fonte foto: LucaBolognese)

 

Da gennaio ad agosto del 2023 sono stati esportati dalla Germania verso l'Italia macchinari e attrezzature per un valore complessivo di 6,7 miliardi di euro, con un aumento del 6% rispetto al 2022. Allo stesso modo, l'import dall'Italia ha raggiunto un valore di circa 5,6 miliardi di euro nel 2023 (+7%). 

 

Nel 2022, gli investimenti tedeschi in Italia ammontavano a circa 40 miliardi di euro, mentre le imprese italiane hanno investito in Germnia circa 35 miliardi di euro. In Italia hanno sede circa 1.800 aziende tedesche, tra cui circa 500 del settore meccanico e impiantistico.

 

"Anche i dati dimostrano il forte legame economico tra i due Paesi. Per questo, la collaborazione con l'Italia è una delle nostre principali priorità per rispondere alla domanda su come l'UE possa posizionarsi in modo più solido nella competizione internazionale" sottolinea Haeusgen.

 

La sfida: eccessiva burocrazia e problemi di filiera

"Le sfide per le aziende sono simili nei due paesi. Su entrambi i versanti delle Alpi, i produttori sono alle prese con un eccesso di burocrazia, difficoltà nella catena di approvvigionamento e una transizione digitale ed ecologica in corso" commenta Haeusgen.

 

Soprattutto per quest'ultimo aspetto, non basta investire solo nell'efficienza energetica dei propri prodotti, ma occorre anche concentrarsi su nuovi approcci più sostenibili, quali l'economia circolare e le energie rinnovabili.


"Per attuare tutto ciò e per garantire una collaborazione fruttuosa per entrambe le parti, è ora importante coordinare le misure dei nostri due paesi e sollecitare un dialogo intergovernativo anche sulle questioni economiche, a partire dal piano d'azione che sarà ufficializzato nei prossimi mesi" conclude Haeusgen.