I ritardi nella catena delle forniture, l'aumento dei costi di produzione e il conseguente incremento dei listini, pesano sul mercato delle macchine agricole che tuttavia conserva buoni livelli di vendita.
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Meno 14% per trattori e mietitrebbie
Secondo le statistiche elaborate da FederUnacoma sulla base dei dati del Ministero dei Trasporti, nei primi 9 mesi del 2022 le immatricolazioni di trattrici sono in calo del 14,4% rispetto allo stesso periodo del 2021. Le unità vendute sono 15.800, un quantitativo inferiore rispetto alle 18.500 dello scorso anno, ma comunque superiore alla media delle 14mila macchine degli ultimi 4 anni.
Calo a doppia cifra anche per le mietitrebbiatrici (-14% a fronte di 308 unità immatricolate) e le trattrici con pianale di carico (-21,5% in ragione di 390 macchine). Più contenuta la flessione per i rimorchi che perdono il 9,5% in virtù di 6.700 unità. I sollevatori telescopici, pur scendendo del 25% rispetto al 2021, registrano comunque 866 unità vendute, un numero maggiore rispetto alla media degli ultimi anni.
Immatricolazioni di macchine agricole da gennaio a settembre 2022
(Fonte foto: FederUnacoma)
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Meccanizzazione non immune alle difficoltà
L'andamento attuale conferma le previsioni già formulate da FederUnacoma. Durante l'assemblea annuale dello scorso giugno, la Federazione ha chiarito che la domanda di macchine agricole resta molto elevata in Italia, ma la crisi delle materie prime, le difficoltà logistiche e i rincari energetici, influiranno fortemente sui ritmi produttivi e sulla competitività del settore nel secondo semestre 2022.
Difficile prevedere lo scenario di fine anno, poiché i risultati economici sono legati agli sviluppi del conflitto Russia-Ucraina e alle dinamiche inflazionistiche che comportano una crescita anche dei prezzi dei macchinari a vantaggio di quelli prodotti in Paesi emergenti.
Il parere di FederUnacoma
"L'agricoltura italiana necessita di tecnologie di alto livello - afferma Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma - e di un sostegno negli investimenti per l'acquisto di macchine innovative".
"Un aiuto importante nel rinnovo del parco macchine viene dagli incentivi pubblici per l'acquisto di nuovi mezzi - aggiunge Malavolti. L'intera filiera agromeccanica auspica il prolungamento e il rafforzamento del sistema di aiuti attuale, prezioso per mantenere il settore dinamico anche in una congiuntura così difficile".
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Fonte: FederUnacoma