Le applicazioni di agricoltura digitale sono in forte crescita nel settore agroalimentare italiano. Stando agli ultimi dati dell'Osservatorio Smart AgriFood (School of management del Politecnico di Milano e Laboratorio Rise - Research & innovation for smart enterprises dell'Università degli Studi di Brescia), nel 2020, in Italia, il mercato ha raggiunto il valore di 540 milioni di euro, segnando un +20% rispetto al 2019.

Si prevede un'ulteriore espansione nei prossimi anni stimolata sia dalla necessità degli agricoltori di ottimizzare le operazioni aziendali e l'uso dei mezzi tecnici, sia dall'esigenza di ridurre l'impatto sull'ambiente e aumentare la tracciabilità dei processi. Le più recenti normative - insieme ai Psr e alla nuova Pac - considerano la diffusione degli strumenti di digital farming cruciale per sostenere la transizione tecnologica ed ecologica del comparto.

In tale contesto Agricolus, azienda sviluppatrice di soluzioni per l'agricoltura 4.0, e Sata - società di servizi per l'agricoltura - iniziano una collaborazione per la promozione delle tecnologie digitali nel mondo agricolo.
"Con la sua esperienza, Sata ci permetterà di accelerare la messa a punto di soluzioni più adatte agli attori della filiera e la penetrazione sul mercato, garantendo anche la formazione e la vicinanza agli utenti necessarie per la diffusione delle tecnologie" afferma il ceo di Agricolus Andrea Cruciani. "Questa partnership è solo una delle tante collaborazioni avviate con istituti di ricerca e partner tecnologici".

"Da 35 anni affianchiamo gli operatori delle filiere agricole offrendo servizi integrati di valore" dichiara il ceo di Sata Giuseppe Concaro. "Guardiamo con estremo interesse alle tecnologie digitali, come quelle offerte da Agricolus, che rivoluzioneranno il settore e desideriamo integrarle nei nostri servizi di assistenza agronomica e consulenza progettuale. Oggi più che mai è importante innovare".