Il disegno di legge, presentato dai senatori Gianpaolo Vallardi, Giorgio Maria Bergesio, Rosellina Sbrana, Gianfranco Rufa, Cristiano Zuliani, Pietro Pisani, Tony Chike Iwobi e Cesare Pianasso, nasce per ridefinire il quadro normativo. "Il decreto legislativo n. 99/2004 - sottolinea Vallardi, presidente della Commissione Agricoltura al Senato - descrive in modo sommario l'attività agromeccanica, senza riconoscere specificatamente la figura del contoterzista. Dunque il Parlamento deve legiferare sul tema ed istituire un albo a livello nazionale, prendendo spunto anche dalle esperienze regionali".
"Sono certo che il confronto nella Commissione Agricoltura sarà proficuo e - aggiunge Vallardi - condurrà al rafforzamento di un profilo professionale che, insieme a quello degli agricoltori, svolge un ruolo importante nel custodire e proteggere l'ambiente, il territorio, l'ecosistema agricolo".
Ma come si è giunti al disegno di legge 2349? Uncai - spiega il presidente Aproniano Tassinari - "ha sottoposto la prima bozza della proposta legislativa al senatore Vallardi, ricevendo immediato sostegno. Dopo alcune correzioni, siamo arrivati a un testo sfrondato dell'inessenziale, composto da pochi articoli incentrati sulla qualificazione della professionalità agromeccanica, sulla tracciabilità dei servizi, sulla formazione, sulla sicurezza sul lavoro e sulla tutela dei clienti dei contoterzisti".
Albo, utile a tutti
Una volta istituito, l'Albo degli agromeccanici - oltre a permettere l'esercizio dei servizi contoterzi in modo chiaro e razionale sull'intero territorio italiano - consentirà agli iscritti di certificare le proprie competenze nell'uso delle macchine e attrezzature agricole (comprese quelle più tecnologicamente avanzate), garantendo vantaggi anche per gli agricoltori. "Con l'albo, si eviterà il 'far west' che a volte si riscontra nel settore ed abbassa gli standard professionali" precisa Tassinari.Non solo. Tramite l'albo verrà riconosciuta anche la capacità degli agromeccanici di rispettare l'ambiente grazie a un parco costantemente rinnovato. "Sarà possibile - conclude Tassinari - favorire un uso multidisciplinare dei mezzi agricoli degli agromeccanici, incrementando i lavori di manutenzione del territorio, riqualificazione delle aree urbane, gestione dei comprensori periurbani, prevenzione del rischio geologico e potenziando il ricorso alla meccanizzazione nelle filiere agroindustriali e nella salvaguardia dell'ambiente".
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Fonte: Uncai